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domenica 23 gennaio 2011

Zuppa di legumi e cereali.


In principio erano le bambole alte... poi fu il turno delle mucche... poi i puzzles... poi è tornata Hello Kitty dalla mia infanzia... ora cibo: in ogni sua declinazione!

Dai anche per voi non è così? Quando osate dire che vi piace qualcosa non vi ritrovate millemila regali con quel tema?
Avrò almeno una trentina di mucche di cui 2 salvadanai, 1 portapenne, 1 orologio, 2 portafoto, 1 puzzle (non l'ho fatto, tranquilli!), penne, matite, quaderni, innumerevoli pupazzetti, e alla fine anche una facoltà univ
ersitaria.. :) Per non parlare del cesto dell'immondizia di Hello Kitty (si ce l'ho!) in pendant con il mio sgargiante plaid che mi fanno compagnia qui nella mia casetta da universitaria!

Comunque... da quando ho il blog, il regalo preferito che mi fanno è cibo, spezie, accessori per la cucina: e mi piace!! :D Per fortuna del cibo non ci si stanca mai...

Un contadino amico di mio padre ha pensato (giustamente) che visto che babbo non fa altro che elogiare il cece, un sacco da 5 chili potesse essere un buon regalo... Ma poi ha aggiunto fagioli borlotti e lenticchie (*.*) e il regalo è diventato per me!

Di corsa a comprare il farro ed ecco lo spettacolare risultato! Volevo mettere anche l'orzo, ma già il farro era una conquista, quindi mi sono trattenuta! Ne ho fatto uno sproposito e poi ne ho portato metà ai miei nonni!


ZUPPA DI CECE, LENTICCHIE, BORLOTTI E FARRO.
Ingredienti (per 8 persone abbondanti!):
500 g di lenticchie;
400 g di ceci secchi;
400 g di fagioli borlotti secchi;
250 g di farro;
1,5 litri di brodo vegetale bollente(anche di dado se non avete tempo);
1 cipolla;
1/2 carota;
1 gambo di sedano;
400 g di pomodorini o conserva di pomodoro;
1 mazzetto di spezie fresche (io ho messo: tanto rosmarino, maggiorana, origano, salvia, prezzemolo)
1 filo d'olio extravergine d'oliva;
sale, pepe, peperoncino, q.b.

Io avevo ingredienti secchi e anche piuttosto sporchi perché comunque erano del contadino! (Meravigliosi!)
In ogni caso, anche se li comprate confezionati, perdete un po' di tempo a spulciarli, potreste trovare infidi sassolini! Se avete i legumi secchi: mettete in ammollo ceci e borlotti per almeno 24 h. Per lenticchie e farro bastano 12 h. Se li lasciate di più non succede niente, ma non esagerate!!
Se comprate i legumi già belli lessati in scatola, la cottura della zuppa sarà al massimo 20 minuti, il tempo di far cuocere il farro. Inoltre se comprate il farro perlato, non necessita di ammollo.
In un pentolone alto, far soffriggere cipolla, carota e sedano tritati, poi aggiungere i pomodori insieme ad un mestolone di brodo vegetale. Aggiungete i legumi tutti insieme, e copriteli col brodo.
Legate gli aromi insieme con uno spago, legate l'altra estremità al un manico della pentola e lasciateli a galleggiare nella zuppa. Li toglierete alla fine.
Fate cuocere un'ora o più (assaggiateli), aggiustate di sale, pepe e peperoncino.
Servite calda ma non bollente.

E' una zuppa deliziosa, rustica, nutriente e soprattutto ristorante in queste giornate uggiose!
Partecipo alla raccolta di Minù, Se non è zuppa è pan bagnato!
Besitooos!
Babi

venerdì 21 gennaio 2011

rossociliegia su Facebook

Ebbene si, restia al massimo... ma ci sono cascata (Gloria sentiti un po' in colpa!)... :D

Ora per tutti quei nasini che passano a sbirciare il blog senza poter commentare perchè non hanno un account blogger, oppure che non lo controllano spesso perché non sanno quando pubblico qualcosa, oppure semplicemente non hanno il link tra i preferiti, potete trovare rossociliegia e tutti gli aggiornamenti (e le anteprime!) sul più universale dei socialnetwork: Facebook!

La pagina dei fan è questa:


Quando qualcuno mi spiegherà come fare, creerò anche un badge!
E quando mi sveglierò una mattina sapendo usare qualche programma per le foto troverò anche una foto profilo migliore! ^^

Quindi, amiche/amici mie/miei che non avete blogger, ora non avrete neanche più scuse: avrete gli aggiornamenti in tempo reale sulla bacheca!
Tanto lo so che ci siete tutti!!!

^^

Besitos!
Babi

martedì 18 gennaio 2011

Risotto allo spumante (e scampi?)

Sono più che sicura che nessuno odi lo spumante quanto lo odio io...
a casa mia ci saranno 20 bottiglie di spumante regalate questo Natale, e considerando che ne apriamo 2-3 all'anno, immaginate l'ammontare delle bottiglie nella mia credenza! :-S
Insomma, torniamo al mio odio: mi va alla testa, le bollicine mi danno fastidio al naso e mi brucia lo stomaco!
Per me ogni festività è una tortura... se rifiuti lo spumante ti guardano sempre tanto male!
Capita quindi di aprirlo per l'occasione e lasciarlo lì, in un angolo del frigo, a rovinarsi per un paio di mesi, prima di decidere di fargli fare un ingloriosa fine nel lavandino. Quest'anno, ligia al compito che mi sono data di non far sprecare manco un gambetto di sedano a casa mia, ho deciso di riutilizzare lo spumante per fare il classico risotto... non è stato tra i risotti più apprezzati a casa mia ("Ma è sciapooo! Barbara ma è sciapo!" ululavano i bambini di 50 anni al mio tavolo), ma è dolce, delicato e velocissimo. Soprattutto non fa sprecare lo spumante, che è cosa buona!

Quindi, se come me avete mezza bottiglia di spumante abbandonata in frigo dopo ogni compleanno o festività religiosa, eccovi il modo di recuperarlo, dal mille ricette della mia mamma. Non è vero che è sciapo. =.='

RISOTTO ALLO SPUMANTE
Ingredienti (per 4 persone):
350 g circa di riso (io ho usato l'arborio, ci stava benissimo);
1/2 cipolla;
una noce di burro, abbondante;
mezza bottiglia di spumante brut;
1 litro di brodo vegetale;
2 cucchiai di panna da cucina (facoltativa);
sale, peperoncino, q.b.

In una pentola preparate il brodo vegetale (anche col dado se preferite), e lasciatelo a bollire a portata di mano e di mestolo.
In una pentola larga col fondo alto o una padella antiaderente col bordo alto, sciogliete il burro e fatevi soffriggere la cipolla. Versateci dentro il riso, e fatelo tostare un minutino.
Sfumate con lo spumante, ed aspettate che evapori del tutto.
Portate il riso a cottura, un mestolo di brodo alla volta. Salate e aggiungete panna e peperoncino a piacere!

La panna serve solo per renderlo più cremoso, potete tranquillamente ometterla.
Se avete lo champagne, sebbene io sono sempre per le bollicine italiane, anche meglio. E se avete pure due scampetti (di cui spremerete le testine nel risotto e cuocerete i corpicini insieme), avete fatto strike: è spettacolare!! Io non ho trovato gli scampi, altrimenti li avrei sicuramente messi! Bastano 2 piccoli scampi per commensale. Vedete che fa la sua bella figura, anche in una cena importante: io l'ho mangiato ad un matrimonio! ^^

Bon apetit!
Bisous!
Babi

sabato 15 gennaio 2011

Frolla, Frollae. Secondo me.


Carissimi lettori!
Sono una consumatrice e cuochina che adora informarsi, e mi piacerebbe raccontare qualcosa anche a voi!
Ho letto nei commenti (si li leggo tutti tutti! ^^) che vi interessava l'argomento, ed ecco qua.

La pasta frolla è una preparazione base della pasticceria, deliziosamente versatile. Crostate, torte e biscotti, semplici e buoni. La caratteristica della frolla è che deve essere, appunto, frolla, cioè fragile, friabile, leggera e non dura.

Gli ingredienti base sono:
  • Farina (a basso fattore di panificazione, una biscottiera, meglio se fine);
  • Uova;
  • Burro (o margarina);
  • Zucchero;
  • Aromi (chimici o naturali).
Questi ingredienti vengono miscelati in quantità variabili a seconda del risultato che si vuole ottenere. L'importante è aggiungere la farina alla fine o comunque mescolare questa ai grassi e gli zuccheri per il minor tempo possibile, pena la riuscita non ottimale.
Pellegrino Artusi si raccomandava: "Fate di tutto un pastone maneggiandolo il meno possibile, ché altrimenti vi si brucia, come dicono i cuochi; perciò, per intriderla, meglio è il servirsi da principio della lama di un coltello. Se vi tornasse comodo fate pure un giorno avanti questa pasta, la quale cruda non soffre, e cotta migliora col tempo perché frolla sempre di più".
Per ottenere una frolla più gonfia, si può aggiungere una piccolissima quantità di lievito o per evitare del tutto la levitazione e dare un gusto più british aggiungere un pizzico di sale.

La frolla per la crostata
Deve essere una frolla, a mio parere (che è anche quello di Artusi, da cui ho tratto e personalizzato la mia frolla preferita!), dalla grana molto fine, delicata, non serve che sia croccante insomma. Tanti tuorli, bellissima e fine, ma non facilissima da lavorare. Se volete aggiungete un pizzichino di lievito, che non guasta, ma io la preferisco senza.
Vi riporto quella del maestro Artusi che prevede l'uso del lardo, e sotto la mia personalizzata e adorata frolla.
Frolla per crostate di Pellegrino Artusi, da "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene".
270g farina 00
115g zucchero semolato
90g burro
45g lardo
4 tuorli
La mia frolla per crostate:
300 g di farina;
125 g di zucchero;
150 g di burro;
3 tuorli e 1 uovo;
buccia d'arancia (o limone) grattugiata.

Frolla per paste da thè inglesi
Deve essere molto leggera e friabile, e deve sentirsi un po' di sale!
Direi che le proporzioni migliori sono:
250 g di farina per 125 di burro e zucchero e non deve mancare il pizzico di sale. Mi perdonino gli inglesi. God save the Queen.

Frolla montata
Anche questa deve essere leggera, burrosa. Per chi non gradisce il gusto delle pastine inglese queste si fanno con tanto burro, magari sostituito a metà o interamente con la margarina. Se volete aggiungete una punta di lievito, che rende tutto più morbido: io lo farei! Da formare col sac-a-poche sulla teglia del forno.
Vi mando a questa ricettina che mi piace assai! ^^ Se volete il video, Giallo Zafferano docet.

La frolla croccante per i dolci ripieni
Per fare le crostate coperte come questa, i calzoni dolci ripieni alla ricotta e i biscottini ripieni con la frutta, che presto vi farò. Croccante perchè c'è una grande percentuale di albume d'uovo, che è proprio la parte che conferisce la croccantezza, e anche un po' la compattezza dell'impasto, che è meno friabile e non tende subito a rompersi. Croccante e stendibile: potete tranquillamente stenderla, con l'aiuto della farina, su una spianatoia e modellarla come vi pare e piace. Niente lievito ovviamente.
Io la modifico spesso, ma la base che uso è la frolla "B" di Pellegrino Artusi (vedi sopra):
250g farina 00
125g burro
110g zucchero semolato
1 uovo intero
1 tuorlo

Frolla ovis mollis
Per qualcuno di voi sarà una robaccia sconosciuta: la frolla fatta con le uova (i tuorli) sode! Ebbene si! Sicuramente l'avrete già mangiata, in pasticceria si usa molto.
La consistenza è delicata, molto friabile, per niente croccante, si scioglie in bocca! Non vi azzardate a fare crostate o torte: è esclusivamente adatta per biscotti e dolcetti. Bella e colorata. Vi do le proporzioni base, ma fate vobis.
Frolla ovis mollis:
300 g di farina;
240 g di burro;
6 tuorli di uova sode, freddi;
125 g di zucchero (meglio se a velo);
aromi.

Frolla all'olio
In effetti non si dovrebbe chiamare frolla, ma gli usi sono gli stessi. E' più saporita e croccante e quindi è molto indicata per le crostate. Per procedimento e dosi vi mando qui, ad una mia ricettina.

Questo è quello che so, tutte le altre frolle sono sostanzialmente varianti sul tema.
Spero di esservi stata utile almeno un po'...

Dubbi/chiarimenti/insulti?
Scrivetemi su barbara . cerquetti @ libero . it

martedì 11 gennaio 2011

Crostata all'arancia, mandorle e pinoli.

L'ultimo dolcetto delle feste, nè pesante, nè troppo dolce, perfetto!

Sapori autunni invernali che si combinano alla perfezione! Davvero da scoprire... :)

E poi è una ricetta della mia dolce Sere, a cui faccio un grande in bocca al lupo per il grosso impiccio burocratico in cui s'è trovata: auguri mi amor!

L'ho preparata per l'Happyfania, e sul fondo vedete la calzetta piena di dolciumi (e carbone) che Michele ha trovato sotto l'albero.

Provatela, la adorerete, ve lo prometto!


CROSTATA ALL'ARANCIA, MANDORLE E PINOLI.
Ingredienti (stampo da 28-30 cm):
Per la frolla
300 g di farina;
1 uovo e 2 tuorli;
100 g di zucchero;
150 g di burro;
scorza grattugiata di un arancia non trattata.
Per il ripieno
350 g di marmellata di arance;
2 pugni di mandorle dolci;
1 pugno di pinoli.

Impastate la frolla sulla spianatoia, facendo una fontana in cui metterete le uova leggermente sbattute, lo zucchero, la scorza d'arancia ed il burro a pezzetti e a temperatura ambiente. Amalgamate tutto con le mani, ma facendo in modo anche di maneggiare la pasta il meno possibile. Fatela riposare in frigo una mezz'ora.
Con l'aiuto di altra farina, stendete due dischi di frolla, uno leggermente più grande: con quest'ultimo foderate uno stampo da crostata ben imburrato ed infarinato e stendeteci sopra la marmellata d'arance. Distribuite sulla marmellata le mandorle e i pinoli tritati grossolanamente ed infine ricoprite tutto con il secondo disco di frolla. Richiudete i lembi del primo disco di frolla sul secondo a richiudere il tutto.
Cuocete in forno caldo, a 180 °C per circa 40 minuti, gli ultimi solo sotto.

Non mi ripeterò: vi piacerà di sicuro! Mi ringrazierete!
Mi spiace che questi giorni non riesco a passare da voi: sono caotici! Rimedierò appena trovo un bel pomeriggio.
Vi adoro tanto!

P.s. Chi mi segue spesso avrà notato che cambio frolla quasi ogni volta: è che per ogni ricetta ce n'è una che mi soddisfa di più! ^^ A breve un post sulla frolla!

Besitos!
Babi

venerdì 7 gennaio 2011

Tiramisù - cheesecake.


Nuovi propositi per il nuovo anno: studiare di più, laurearsi entro l'anno, andare in toscana con Michele, Danilo e Valentina e magari anche a Londra con la mia Sere... e perdere qualche chiletto... AHHH!!

Eh si... ne ho messa su di pancetta in questi 2-3 anni! Fin da piccola ho sfogato tristezze e frustrazioni nel cibo, rigorosamente fuori pasto ed a qualsiasi ora tranne quelle giuste. Piacevole, ma decisamente poco salutare. Per fortuna sono piuttosto testarda, e se niente (nessun) altro mi stravolgerà la vita come è successo 3 anni fa, sono sicura che ci riuscirò!

Comunque cominciamo il 2011 con questa meraviglia calorica al mascarpone! La tiramisù-cheesecake! L'ho preparata per disperazione che non sapevo che altro fare.. dovevo trovare qualcosa che piacesse a 19 persone, senza cadere sul banale... :) E' una cheesecake cotta, che deve però essere consumata freddissima.

La ricetta è della bravissima Francesca, di Panna, cioccolato e fantasia, che trovate qui.
Vi scrivo come l'ho fatta io, ma è tendenzialmente identica. :) Brava Franci!

TIRAMISU' CHEESECAKE.
Ingredienti, per uno stampo a cerniera da 26 cm di diametro.
Per la base:
300 g di savoiardi;
100 g di burro;
2 tazzine di caffè espresso.
Per la crema:
250 g di mascarpone;
400 g di formaggio fresco spalmabile;
100 g di zucchero semolato bianco;
100 g di zucchero di canna;
3 uova intere;
2 tuorli.
E...
50 g di gocce di cioccolato fondente, circa (facoltative);
cacao amaro, q.b.
100 g di savoiardi per decorazione, (facoltativi).

Fate questo dolce il giorno prima di servirlo.
Ricoprite con un disco di carta forno sono il fondo dello stampo a cerniera, facendo uscire fuori i bordi: sarà più facile estrarre il dolce.
Per fare la base, frullate i biscotti e poi aggiungete il caffè e il burro fuso. Amalgamate tutto e poi livellatelo sul fondo dello stampo. Mettete in frigo per almeno una ventina di minuti.
Per fare la crema, aiutandovi con un grosso cucchiaio di legno o con le fruste elettriche, amalgamate i formaggi con lo zucchero. Sempre mescolando, unite le uova, una per volta, fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete le gocce, mescolando delicatamente con un cucchiaio. Versate la crema nello stampo e cuocete in forno già caldo, a 160°C, per un ora e un quarto.
Fate freddare a temperatura ambiente e quindi in frigo per una notte intera. Sformate.
Spolverizzate con abbondante cacao amaro e decorate come preferite.

Questa torta è molto dolce, ma se non la mangiate dopo una super cena abbondante la gusterete alla grande! Ovviamente non è il dolce più leggero del mondo, quindi occhio!

Niente da aggiungere! Ho altre cosine in serbo per voi!!
Besitoos!
Babi
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