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venerdì 20 dicembre 2013

Dulce de leche (Argentina)


Ragazzi, è inutile, per fare il Dulce de leche ci vuole tempo e pazienza, quindi, questa è una ricetta per i cucina-pazienti come me!

Come ogni anno, mi piace lasciare un pensierino agli amici per Natale... sono fatta così! Anche perché con la vita che facciamo, sempre in giro sempre di corsa, in realtà ci vediamo davvero poco.
Visto che l'anno scorso ho fatto i biscotti di vetro da appendere (io non li ho pubblicati perché non ho avuto modo, ma se volete farli vi mando alla ricetta di Aria, comunque ce ne sono tante!), cont anto di filo di nylon trasparente... ma i miei amici li hanno mangiati ( :-D ) quindi ho capito che le decorazioni non sono per loro!
Quest'anno mi è venuta l'idea del barattolino. E che c'è di meglio di una crema per riempirlo???

Vi lascio la ricetta che mi sono aggiustata (dopo ricerche e diverse prove) del dulce de leche, una crema di origini argentine, che assomiglia molto per gusto e consistenza alla crema mou. Chi ha parenti in argentina (in molti!) sicuramente l'avrà già sentita nominare, celeberrima come le alfajores, il mate e le empanadas

Si può, per i più golosi, mangiare col il cucchiaino, oppure utilizzarla come crema spalmabile, ripieno, ho letto da qualche parte anche con le banane! Insomma, provare per credere. E' di-vi-na.

Tante ricerche perché va conservata in frigo, ed in frigo diventa un mattone!!! E io non volevo! La mia indurisce ma non diventa mai veramente durissima, per capirsi, al massimo diventa comunque meno dura della Nutella d'inverno! La consistenza è quella del mou. 

Non volevo neanche che diventasse troppo scura (anche perchè cambia sapore).

DULCE DE LECHE (MY WAY!)

Ingredienti (per circa 300 ml di crema):
500 ml di latte parzialmente scremato fresco (ovviamente potete usare anche l'UHT, ma fresco è più buono);
200 ml di latte intero fresco;
200 ml di panna fresca (quella del banco frigo!!!);
280 g di zucchero semolato;
1/2 bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina);
1 punta di cucchiaino di bicarbonato di sodio (no, non potete fare senza: serve per mantenere il pH giusto del latte e per far avvenire meglio la reazione di imbrunimento della crema; 1 punta è poco meno di mezzo cucchiaino da tè raso);

In una pentola dal fondo alto, versate tutto il latte e la panna, in cui farete sciogliere gli altri ingredienti, mescolando a lungo con un cucchiaio di legno. A fuoco vivace fate arrivare il latte quasi a bollire, poi abbassate la temperatura e lasciate sobbollire per circa 2 ore (dipende dalle pentole, dal fuoco, ecc. ecc.) o comunque fino a quando non raggiunge la consistenza desiderata.
Nella prima ora rimane praticamente liquidissimo, al massimo cambia leggermente colore, controllate ogni tanto, tipo ogni 10-15 minuti. Il cambiamento forte si osserva nella seconda ora, dove bisogna star lì a controllare e mescolare ogni 5 minuti.
Tenete a portata di mano un piattino freddo e fate come per le marmellate: per vedere quando la consistenza è giusta, fate cadere una gocciolina sul piatto e poi inclinatelo. Se scivola via come acqua bisogna ancora aspettare è pronta quando ancora un po' scivola ma se poi lo lasciate freddare avrete una crema piuttosto densa!
Fate freddare, e poi... bon appetit!

Non fatelo addensare troppo sennò freddo diventa un mattone. Per farlo tornare morbido una volta tirato fuori dal frigo va semplicemente scaldato. Se messo sottovuoto in barattoli sterili si conserva per qualche mese (di più non azzarderei!).

E qui il Besitos ci sta bene! 

Babi



BUONE FESTE A TUTTI!!!!


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