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giovedì 30 settembre 2010

Spaghetti al salmone, mazzancolle e canocchie.


Stavo faticosamente togliendo la pelle e le spine al salmone per farlo in crosta (presto sul blog! :-D ), ed ho pensato di aggiungerne un po' alla pasta col pesce che stavo preparando per pranzo. Quando stavo per scolare la pasta ho guardato il condimento... "Uhhh! Ma quant'è rosa! Che carino!!!"... E allora mi è tornato in mente che in un blog ho visto una bellissima immagine tutta rosa... :) Ed ecco la mia true pink-recipe, in tre toni di rosa, per la raccolta "La cuisine en rose" del blog Biscotti rosa e tralala, della bravissima Aurore!


SPAGHETTI AL SALMONE, MAZZANCOLLE E CANOCCHIE.
Ingredienti:
380 g di spaghetti;
7-8 canocchie;
15-16 mazzancolle;
100 g di salmone fresco, circa;
1 spicchio d'aglio;
1 mazzetto di prezzemolo;
1/2 bicchiere di vino bianco secco;
olio extravergine di oliva, sale, peperoncino, q.b.


Mettete a bollire acqua sufficiente per lessare gli spaghetti.
Pulite il salmone, privandolo della pelle e delle spine. Pulite anche le canocchie togliendo tutte le zampe e anche le parti che pungono (saranno meno fastidiose da mangiare), e togliete testa e punta della coda alle mazzancolle.
Tritate finemente l'aglio e un po' meno finemente il prezzemolo (altrimenti "si perde"), e conservate parte di quest'ultimo per rimetterlo sopra alla fine, fresco.
Fate scaldare un cucchiaio d'olio con il trito di aglio e prezzemolo, poi aggiungete le canocchie. Quando saranno appena rosate, buttate anche il salmone, tagliato a tocchetti piuttosto grandi (tanto si romperanno da soli) e le code delle mazzancolle. Sfumate con del vino bianco, poi aggiungete parecchia acqua calda (o brodo di pesce). Per far addensare la salsetta io uso la fecola di patate, o un po' di farina. Aggiungete peperoncino a piacere.
Fate cuocere fino a quando non diventerà tutto rosa, poi spegnete.
Buttate gli spaghetti in acqua, salatela, e quando saranno cotti scolateli e saltateli nel condimento. Se vedete che è troppo asciutto, aggiungete un po' di acqua di cottura.
Impiattate e spolverizzate con il prezzemolo fresco.


Ovviamente potete sostituire le mazzancolle coi gamberi, scampi o tutti i crostacei rosa che preferite ^^, ma io le adoro. Potete anche aggiungere, se volete, delle vongole, ma di certo la preparazione non sarà così veloce! Il pesce, specie se fresco, è meglio se fatto cuocere il meno possibile!

Con questa ricetta semplice semplice e rosa su rosa partecipo alla raccolta "La cuisine en rose" di Biscotti rosa e tralala! Scade oggi, fate ancora in tempo!! Cliccate sulla foto o qui a fianco per info!



Bon apetit! Babi

Cheesecake ai fichi e uva fragola.



Bellissima e profumatissima, in assoluto la migliore cheesecake che abbia mai fatto. Profuma di settembre, che è il mio mese preferito.
Questa meravigliosa Cheesecake è dolcemente naturale, delicata e spumosa.
Quando nonno mi ha portato l'uva fragola, mi son ricordata della bella ricetta che lessi qualche tempo fa su "I frutti dell'estate" della bella collana de le Monografie del gusto. Poi la cheesecake all'uva fragola di Francesca di Panna cioccolato e fantasia me l'ha fatta tornare in mente.
Provatela perchè, vi giuro, ne vale la pena.
CHEESECAKE AI FICHI E UVA FRAGOLA.
Ingredienti:
Per la base
280 g di biscotti secchi (vanno bene
questi);
50 g di burro.
Per la crema180 g di ricotta (scolata!);
150 g di formaggio fresco spalmabile (bene quello che si chiama come una città americana);
3 cucchiai di zucchero a velo;
120 ml di panna fresca (crema di latte, quella del banco frigo);
3 fogli di colla di pesce;
1 cucchiaio di zucchero di canna;
5-6 fichi piccoli neri o 2 grossi bianchi.
Per la gelatina250 g di uva fragola, circa;
1 foglio di colla di pesce.

Partite con la base. Frullate finemente i biscotti e unite il burro fuso. Mescolate bene, poi schiacciate il composto sul fondo di uno stampo a cerniera, foderato di carta forno, livellandolo bene con un cucchiaio. Mettete in frigo a raffreddare.
Pelate i fichi e tagliateli a pezzettoni. Saltateli in padella e fateli caramellare insieme allo zucchero di canna, spegnete e fate freddare.
In una ciotola, lavorate con un cucchiaio di legno la ricotta, il formaggio spalmabile e lo zucchero. Ammollate come al solito la colla di pesce per una decina di minuti, strizzatela bene, poi scioglietela in un cucchiaio di panna leggermente scaldata. Montate la panna rimasta.
Unite i fichi freddati e la colla di pesce sciolta al formaggio, e infine la panna montata, delicatamente, con un cucchiaio di legno, mescolando dal basso verso l'alto per non farla smontare.
Versate la crema sul biscotto e mettete in frigo: lasciatela freddare per almeno 20 minuti. Nel frattempo preparate la gelatina. Con l'aiuto di un passaverdure, schiacciare gli acini di uva fragola
e versate il succo ricavato in un pentolino, riscaldate appena e aggiungete il foglio di colla di pesce ammollata e strizzata. Fate freddare la gelatina e versatela sulla torta. Conservatela in frigo per minimo 2 ore prima di consumarla.
Buona buona buonaa! Se amate i profumi della frutta autunnale questa torta fa per voi! Piccole raccomandazioni: la panna fresca non è così facile da montare, quindi occhio: meglio se usate un robot da cucina, se l'avete. La panna vegetale già pronta da montare non dà la stessa consistenza e neanche lo stesso sapore. Sui fichi: regolatevi. Quelli neri sono più saporiti e quindi da preferire, ma ve ne occorreranno di più. Non abbiate fretta, aspettatele quelle 2 ore, sennò la crema sarà proprio ingestibile...

Buon autunno a tutti...
Besos!!!!
Babi

martedì 28 settembre 2010

Muffins allo yogurt e frutti di bosco.




Dopo una pausa da esame, torno alla mia passione!
Qualche tempo fa, io e Michele siamo stati a casa di Valentina, una nostra (dolcissima!) amica... Ci ha offerto una ciambella fatta con lo yogurt ai frutti di bosco. Per me è stata un'illuminazione, perchè tutte le ciambelle allo yogurt che avevo mangiato erano neutre e bianche... Dentro la ciambella c'erano anche delle gocce di frutta fantastiche, che la settimana scorsa ho trovato per caso mentre, sempre "per caso" (hihi), mi aggiravo intorno allo scaffale dei preparati per dolci al supermercato.

Io vi propongo dei deliziosi muffini, che mio fratello ha apprezzato moltissimo. La base della ricetta dei muffin allo yogurt l'ho presa e modificata dal blog di Ape Maia, qui.


MUFFIN ALLO YOGURT E FRUTTI DI BOSCO.
Ingredienti:
Secchi
200 g di farina;
50 g di fecola di patate;
100 g di zucchero;
2 cucchiaini di lievito per dolci (circa 3/4 di bustina);
Liquidi
2 uova;
250 g di yogurt ai frutti di bosco o altro frutto rosso (2 vasetti);
60 ml di olio di semi;
E...
gocce di frutta, o frutta rossa candita o frutti rossi freschi.


A costo di essere ripetitiva: mescolate poco gli ingredienti secchi coi liquidi e forno ben caldo, solo così i muffin saranno perfetti!
Prendete 2 ciotole: in una ciotola sbattete le uova, amalgamate lo yogurt e l'olio; nella seconda ciotola setacciate farina, fecola e lievito insieme, ed aggiungete lo zucchero. Versate gli ingredienti liquidi in quelli secchi. Mescolate 4-5 volte, delicatamente, poi fate una pausa di un minuto, quindi aggiungete le gocce di frutta e mescolate altre 4-5 volte, giusto il tempo di amalgamare le gocce. La marca produttrice delle gocce di frutta è questa. Ve la segnalo perchè è molto valida, e non so se esistono altre marche che commercializzano un prodotto simile. Potete usare anche frutta candita, o frutta fresca, facendo però attenzione: quella fresca è molto acida (specie i ribes!) e quindi va preparata prima. La ricetta ovviamente è versatile, potete usare altri gusti di yogurt...
Cuocete in forno già caldo, a 180°C per 20 minuti. Assicuratevi che il forno sia ben caldo prima di aggiungere il lievito all'impasto! Dopo i 20 minuti, spegnete il forno, apritelo leggermente e fate freddare per 5 minuti. Quindi togliete lo stampo dal forno, sformate i muffin e metteteli ad asciugare. Io stavolta li ho lasciati nel forno aperto, poggiati su un setaccio di acciaio. Sono rimasti tiepidi per un paio d'ore, giusto per la merenda di Marco.
s
Odore di frutta persistente, sembra di mordere uno yogurt ai frutti di bosco, wow! Sono perfetti per chi, come me, non va pazzo per le cose troppo dolci e invece ama la frutta rossa. Così potete, ovviamente anche farcire una ciambella: prendete la vostra ricetta del ciambellone (si, quello di vostra nonna!), e sostituite la dose di latte prevista con lo yogurt: e voilà! Un giorno posteò anche la ciambella allo yogurt semplice semplice che faccio io, così andrete anche voi miracolosamente a naso con le dosi!
Potete farcire questi muffini anche con la marmellata, o come ho già scritto, con frutta rossa candita o fresca: in quest’ultimo caso, meglio se fate una composta veloce con un po’ di zucchero e qualche goccia di succo di limone.
Frutti rossi forever!
Babi






P.S. Colgo l'occasione per invitarvi a visitare questo dolce, dolcissimo blog, Imma vi stupirà: vi sembrerà di sentire odore di dolci e rose... Sono stata davvero fortunata ad "inciampare" in lei!


Partecipo al suo Blog candy, cliccate sul link a fianco o qui sopra.


lunedì 20 settembre 2010

Lasagne zucchine e scamorza.


Un'altra ricetta della domenica, di quelle da mangiare fuori casa (vedi foto col piatto di plastica! :D) Quando, qualche tempo fa, ho preparato ben due teglie di lasagne al ragù, ho avanzato tanta sfoglia. Ho pensato quindi di preparare un’alternativa bianca, gustosa, che non implicasse il ragù.
Ho aperto il frigo ed ho visto zucchine e scamorza: ecco l’idea.


LASAGNE BIANCHE, ZUCCHINE E SCAMORZA
Ingredienti:

500 g di sfoglia;
2-3 zucchine;
3-4 funghi freschi bianchi;
2 salsicce fresche;
1 scamorza affumicata piuttosto grande;
200 g di prosciutto cotto;
2 spicchi d’aglio vestiti;
parmigiano reggiano, q.b.;
olio extravergine d’oliva, sale, pepe, q.b.
Per la besciamella
500 ml di latte;
1 noce di burro;
farina, sale, q.b.

Lessate la sfoglia e mettetela in acqua fredda per bloccare la cottura. Poi, se avete la possibilità, mettetela ad asciugare stesa su delle tovaglie pulite.
In una padella, scaldate un po’ d’olio ed aggiungete gli spicchi d’aglio leggermente schiacciati. Unite le zucchine tagliate a dadini piccoli, salate e pepate. Quando sono cotte, aggiungete i funghi a fette, ed appena scuriscono, spegnete il fuoco e togliete gli agli.
In un'altra padella, cuocete la salsiccia con poco olio.
In una teglia da forno piuttosto grande, versate un filo d’olio e una cucchiaiata di sugo di zucchine e salsiccia. Stendete quindi uno strato di pasta, ancora sopra una fetta di prosciutto cotto, del sugo, una spolverata di parmigiano e fettine di scamorza. Ancora un filo d’olio e poi ricoprite con la pasta. Continuate così fino all’ultimo strato, dove metterete solo del sugo. Fate riposare e nel frattempo preparate la besciamella, come è scritto qui.
Cuocete per una mezzora, quaranta minuti, in forno a 180°C, su uno dei piani alti del forno.

Ottime…! Si possono semplificare, non mettendo i funghi e il prosciutto, o se non gradite il sapore dell’olio d’oliva (che così un po’ di sente), sostituitelo in parte con del burro, o usate la panna da cucina, un cucchiaio raso ad ogni strato.
Non so voi, ma io la scamorza la amo!! :D
Buon appetito e viva la scamorza!

Besooos!
Babi

giovedì 16 settembre 2010

Muffins radicchio e speck.




Altri muffini salati.
Dei signori Muffin! Dal sapore piuttosto deciso, mangiati caldi sono la fine del mondo. Potete presentarli anche in un antipasto sfizioso!
Questi muffin hanno messo d'accordo tutti, anche quelli schizzinosetti che hanno storto il nasetto con il verde dei
Muffin agli spinaci. Lo speck fa questi miracoli. :)

La ricetta è quasi quella di Serena.

MUFFINS RADICCHIO E SPECK
Ingredienti (dosi per 6 muffin grandi, 12 piccoli):
Secchi
250 g di farina;
50 g di parmigiano reggiano grattugiato;

1 bustina di lievito neutro;
1/2 cucchiaino di sale;

Liquidi
200 ml di latte;
2 uova;
25g di burro;

E...
2 fette spesse di speck;
1 cespo piccolo di radicchio;
1/2 cipolla;
1 rametto di rosmarino (facoltativo);
sale, pepe, q.b.


Accendete il forno a 180°C.
Pulite il radicchio e tagliatelo a striscioline. In una padella, buttate la cipolla e fatela soffriggere con un po' d'olio. Aggiungete il radicchio, e quando si sarà ammorbidito, salate, pepate e aggiungete lo speck a dadini. Fate cuocere un po' e poi spegnete e fate freddare. Sciogliete il burro e fare freddare: se avete il microonde e perfetto, si scioglie benissimo, senza bruciarsi, e non sporcate un pentolino.
Prendete 2 ciotole, una più grande.
Nella ciotola 1, più grande, setacciate farina e lievito. Aggiungete il parmigiano grattugiato ed il sale e mescolate bene.
Nella ciotola 2, sbattete le due uova, aggiungete latte e burro e mescolate.
Versate il contenuto liquido della ciotola 2 nella 1. Mescolate appena, 3-4 volte e aspettate un paio di minuti. Aggiungete il radicchio, speck (ormai freddi) e se volete il rosmarino, e mescolate delicatamente, pochi giri di un cucchiaio di legno, giusto per far "sparire" la farina.
Versate il contenuto negli stampini imburrati e infarinati (o nei pirottini, infilati nei buchi degli stampi), senza raggiungere il bordo. Infornate a forno caldo per 20 minuti, poi spegnetelo, apritelo appena e lasciate lo stampo nel forno spento per altri 5 minuti.
Togliete lo stampo dal forno, sformate i muffins e lasciateli asciugare su di un panno pulito o una gratella.

Importantissimo: non mescolate troppo! Per altri dettagli sui muffins, vi invito a leggere la ricetta di quelli agli spinaci (link sopra)...
Buon appetito! ^^
Beso!

Babi

mercoledì 15 settembre 2010

Confettura di prugne Stanley.


Prugne Stanley!! Ecco come si chiamano.. :) Sono le stesse meravigliose prugne che ho sciroppato qui...
Ottime anche per la marmellata, essendo così sode, ma anche per essiccarle, e per un milione di altri usi. L'anno prossimo non mi farò trovare impreparata!
Se non avete ancora capito, sono queste.


CONFETTURA DI PRUGNE
Ingredienti:
1 kg di prugne Stanley (o altre, comunque sode);
430 g di zucchero (si, servono);

Denocciolate e tagliate in quarti, nel senso della lunghezza, le prugne, ben lavate. Mettetele in un bacinella e unite parte dello zucchero, così le prugne non scuriranno e rilasceranno parte della loro acqua. Mettetele in una pentola abbastanza alta per farle bollire e fate cuocere circa 1 ora e mezza, a fuoco lento, mescolando il meno possibile. Dopodichè aggiungete il restante zucchero, mescolate bene, e fatelo sciogliere. Aspettate che la marmellata sia un po' più densa. Spegnete e togliete dal fuoco.

A questo punto per conservarla ci sono 2 metodi. Il metodo più rapido e meno sicuro è imbarattolarla calda (non bollente, scoppia il barattolo!) e chiudere bene con un tappo di quelli che danno click-clack: l'aria all'interno, freddandosi, si comprimerà e chiuderà il barattolo.
Il metodo più sicuro è imbarattolarla fredda, chiudere il barattolo e farlo bollire in acqua per circa 10 minuti (contati dal bollore pieno). Spegnete il fuoco, aspettate che l'acqua si freddi parecchio, poi togliete i barattoli dalla pentola.
Buone prugne a tutti! ^^

Besos.. Babi

martedì 14 settembre 2010

La farina: 0 o 00?



Un (altro) breve post sulla farina.
Quando andiamo a comprare la farina al supermercato, troviamo quella autolevitante, integrale, di farro, per pane, per pizza, per dolci, ecc.
Ecco, a parte quelle di altri cereali, quelle per pane pizza dolci... sono farina bianche di grano. Punto.

O, OO? Si, forse una piccola, infinitesima, differenza di purezza alla macinazione, ma cosa ci capite quando l'impastate? Assolutamente niente.
E poi, quant'è vero che la farina più candida è la migliore?


Una farina 00 ha subito una processo di macinazione più lungo, è stata sottoposta alla molitura un numero superiore di volte rispetto a quella 00. Si può dire quindi che sia più raffinata rispetto a quella 0. Oltre che a essere più finemente macinata ha anche delle caratteristiche nutrizionali e chimiche leggermente differenti. La farina 00 risulta maggiormente epurata dalle scorie del rivestimento esterno del chicco e quindi contiene una quantità leggermente più bassa di glutine ed amido rispetto a quella 0.

A meno che non abitiate nel centro di una città enorme e dobbiate fare 20 km per vedere un po' di campagne, avrete sicuramente, non molto lontano da casa, un bel mulino che macina la farina. Comprate lì la vostra farina. Sana, dal produttore al consumatore, ne comprate un bel saccone da 5 kg e state certi che pane, pizza, dolci, qualsiasi cosa farete con quella farina sarà ottima. La farina migliore è FRESCA (macinata da poco), con grano relativamente nuovo (adesso si cominciano a trovare delle buone farine, ricavate dalla mietitura 2010). A giugno - luglio il grano che trovate macinato è vecchio! Specie se comprate la farina e la lasciate nella dispensa per un sacco di tempo, scadenza a parte, la farina perde molto.

Se quando impastate il ciambellone in estate vi accorgete che non viene granchè, non è colpa del fatto che avevate solo la farina 0. L'unico "danno" che può fare la farina 0 per i lievitati, se non aggiungete amido (fecola di patate o amido di mais), è dare una forma un po' distorta del dolce: questo perchè la maglia proteica del glutine impedisce al dolce di levitare perfettamente. Diciamo che il pan di spagna senza fecola sarebbe un orrore da vedere. Al contrario, se provate a fare i croissant francesi con la farina 00 (non rinforzata, con aggiunta di glutine, come molte di quelle che trovate al supermercato), beh, in bocca al lupo!

Dopo la teoria vi riporto la mia esperienza: ho fatto il pane con la farina 00 del mulino ed era perfetto. Ho fatto il ciambellone con la farina 0 del mulino ed era perfetto. Ho chiesto alla nonna anziana dei gestori del mulino: si è messa a ridere! "Questa è la farina che usavano le nostre nonne. Pensi che qualche tegumento esterno di chicco possa fare davvero la differenza? Pensi che la farina 00 del supermercato, che fa tutti quei km, sia tutto grano?".

Beh, spero che sia tutto grano, ma vi assicuro che la farina comprata al supermercato costa di più e vale meno. Specie la 00. Controllate sempre le etichette.

Se non s'era ancora capito, uso solo farina 0! :) Ma quella comprata dal mulino. Questa è la mia esperienza, spero di aver chiarito qualche dubbio!

Besos! Babi

Fonti: foto da http://www.panesvizzero.ch/uploads/pics/4_4_Mehlsorten.jpg; notizie da http://lachimicaincucina.comuf.com/?p=137; http://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=1095; http://www.montagnadilombardia.com/ricette/farina.html; "Il Grano", dalla collana Coltura e Cultura, Bayer Cropscience.

lunedì 13 settembre 2010

Pasta al forno ripiena.


Sabato mia madre è partita con una sua amica per andare a Collevalenza, al Santurio di Madre Speranza, e mi ha lasciato le redini della casa... ma come fa a non aver ancora strangolato nel sonno quel pigrone di mio padre!?
Comunque ho deciso di farle una sorpresa per il pranzo di domenica: la pasta al forno!
Piatto storico della mia famiglia, quando c'era mia nonna si mangiava al massimo ogni 3 domeniche. :)
E' bene prepararla la sera prima, così si insaporisce ben bene!
Ve la ripropongo, come piace a me.


PASTA AL FORNO RIPIENA.
Ingredienti:
500 g di pasta grossa tipo conchiglioni o paccheri;
400 g di carne macinata di manzo (o mista, come preferite);
2 fette spesse di prosciutto cotto;
150 g di piselli;
1 mozzarella;
1/2 cipolla piccola;
vino bianco per sfumare, circa 1/3 di bicchiere;
parmigiano reggiano grattugiato, q.b.
olio extravergine di oliva, sale, pepe, q.b.
Per la besciamella (a piacere):
500 ml di latte;
una noce di burro;
un cucchiaio di farina (regolatevi!);
sale, q.b.

Preparate l'acqua, salata, per far bollire la pasta ed una pentola piccola per lessare i piselli.
In una padella, soffriggete un po' di cipolla e poi aggiungete la carne macinata. Fatela colorare, salatela, pepatela poi sfumate con un po' di vino bianco. Quando si sarà riassorbito aggiungete il prosciutto cotto a dadini e sfumate con il restante vino. Quando saranno lessati, aggiungete i piselli e fare insaporire per qualche minuto. Spegnete e fate freddare.
Lessate la pasta, scolatela al dente, e buttatela in una ciotola con dell'acqua molto fredda: dovete fermare la cottura.
Quando sia pasta che condimento saranno abbastanza freddi da poterli maneggiare con le mani, prendete un conchiglione (o pacchero) per volta e riempiteli del condimento. Disponeteli a strati in una teglia da forno, ben oliata. Quando avete finito cospargete di parmigiano e di dadini di mozzarella. Aggiungete un altro po' di olio o un goccio di latte se vedete che la pasta è molto asciutta. Lasciate riposare per far insaporire la pasta.
Fate la besciamella e ricoprite la pasta. Infornate a 180 °C per una mezz'oretta, tre quarti: la besciamella deve imbrunire, ma non troppo.

Vi consiglio di preparare la pasta la sera prima, così la mattina si sarà insaporita, ed oltre tutto ce l'avrete già bella che pronta, se avete fatto le ore piccole e volete dormire un po' di più! ^^ E' pittosto grassa, ma solo se esagerate con l'olio (come faceva, ovviamente, mia nonna)... ma il giorno dopo è ancora più buona!
Buon pranzo della domenica!
Bisous!
Babi

venerdì 10 settembre 2010

Muffins agli spinaci e formaggi.



Facili, morbidi, versatili e veloci... come si fa a farsi passare la voglia di fare muffins??? "Stufandoti di farli" mi ha detto Serena... e quindi la vedo buia visto che sono solo agli inizi! :)
Quando ho preparato questi muffini non ero proprio convinta del risultato, ma sono venuti davvero bene!

Ho preso la ricetta di base dal blog di Golosina, questo.

Le dosi sono per 6 muffin grandi (come i miei), 12 piccoli.


MUFFIN AGLI SPINACI E FORMAGGI
Ingredienti:
Secchi
250 g di farina;
50 gr di parmigiano reggiano grattugiato;
1 bustina di lievito neutro;
1/2 cucchiaino di sale.
Liquidi
2 uova;
200 g di latte;
25 g di burro;
E...
150-200 gr di spinaci, circa;
50 g di asiago;
50 g di mozzarella;
1 spicchio d'aglio;
Olio extravergine di oliva, sale, pepe, q.b.



Pulite gli spinaci e cuoceteli in padella con un po' d'olio, sale, pepe e lo spicchio d'aglio schiacciato. Fate freddare e tritateli grossolanamente con l'aiuto di un tagliere. Fondete il burro e fatelo freddare. Accendete il forno a 180 °C
Prendete 2 ciotole. E' importante che mescoliate il tutto meno possibile. I muffin sono buoni proprio per la loro consistenza grossolana.
Nella ciotola 1 (più grande), mettete la farina setacciata insieme al lievito, il sale e il parmigiano.
Nella ciotola 2, sbattete l'uovo, aggiungete latte e burro fuso.
Unite delicatamente il liquido al secco, girate 5-6 volte. Poi aggiungete gli spinaci e i formaggi sminuzzati il più possibile. Girate altre 5-6 volte.
Mettete l'impasto negli stampi imburrati e infarinati, riempiendoli fino a 4/5 delle loro dimensioni. Cuocete in forno per una ventina di minuti, dopodichè apritelo appena e lasciate lo stampo nel forno spento per altri 5 minuti.
Togliete lo stampo dal forno, sformate i muffins e lasciateli asciugare su di un panno pulito o una gratella.

Gli spinaci debbono essere asciutti, se serve o usate quelli congelati, scolateli. Il burro non è necessario, ma attutisce un po' il sapore forte del parmigiano.
Ottimi come antipasto, merende salate o anche a posto della solita pizza per un prenzo fuori.
Anche se tiepidi sono molto meglio.. :)

Buoni muffini a tutti..!
Babi

giovedì 9 settembre 2010

Farfalle vongole, zucchine e pomodorini.


"Oggi vongole!". E vongole siano :).
Giusto stamattina stavo sfogliando la monografia sul pomodoro che mi ha regalato Michele, ed ho trovato questa ricetta.
Se potete, fatela con una pasta tipo trofie liguri o caserecce siciliane.
E' sorprendentemente buona, giuro che non me l'aspettavo neanche io! :)

E vai con le vongole!
Presa da "Il pomodoro", collana Monografie del gusto.


FARFALLE VONGOLE, ZUCCHINE E POMODORINI
Ingredienti (per 4 persone):
400 g di farfalle o altra pasta secca;
500 g di vongole veraci;
1 zucchina grossa;
una decina di pomodorini ciliegia;
aglio, prezzemolo;
peperoncino, sale, q.b.

Preparate l'acqua dove far bollire la pasta.
Tagliate la zucchina, privata del bianco, a dadini piccolissimi e fatela rosolare il padella con olio, peperoncino e l'aglio tagliato finemente. Salate poco.
Lavate le vongole, poi mettetele a spurgare in una ciotola con poca acqua salata: sputeranno letteralmente la sabbia! Rilavatele e buttatele con le zucchine che ormai saranno ammorbidite. Fatele aprire e cuocere per pochi minuti.
Quando saranno tutte aperte, tiratene fuori un po' e privatele del guscio.
Spezzettate i pomodorini in quarti e aggiungeteli alle vongole. Fate cuocere giusto 5 minuti.
Lessate la pasta, scolatela e fatela saltare nel condimento. Prima di toglierla dal fuoco, aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato.
Servite e gustate! :)

La pasta non è proprio quella giusta, l'ideale sono le caserecce siciliane. Nonostante l'avversione di mio padre per le zucchine col pesce, devo dire che l'abbinamento è azzeccato: le zucchine sono dolci, le vongole saporite e il pomodoro da colore e un piccolo tocco acidulo che non guasta. Il peperoncino è un must, quindi se non lo gradite, evitate la ricetta!

Bon apetit!
Bisous!
Babi

mercoledì 8 settembre 2010

Muffins al cappuccino e gocce di cioccolato.


Ho comprato lo stampo per i "muffini" quest'agosto ad una fiera... come ogni anno parto per fare un giro, poi finisco per comprare una teglia o un accessorio da cucina. Sono proprio "una donna di casa", come dice la dolce Vale!
Il mio stampo è per i muffini giganti (li amo!), diametro 7,1 cm, quindi le dosi per 6 muffins giganti sono uguali a quelle per 12 muffins piccoli.

Li ho fatti di fretta e furia perche ne volevo portare uno alla mia amica Giulia, insieme al suo regalo di compleanno (libri, la mia seconda grande passione), e l'impresa è stata trovarne una variante che potesse piacerle, e vi assicuro che è tutt'altro che facile! ^^
Per questo sono andata sul classico... per ora :D!
Ho modificato appena la ricetta di Fior di frolla, questa... Non ho una gran stima del caffè solubile, putroppo mio padre mi ha attaccato la passione dell'espresso. ^^ Ovviamente saranno meno bruni.


MUFFINS AL CAPPUCCINO E GOCCE DI CIOCCOLATO.
Ingredienti (per 6 muffin grandi, 12 piccoli):
Secchi
280 g di farina;
110 g di zucchero;
10 g di lievito per dolci (3/4 di bustina);
½ cucchiaino di sale;

Liquidi
1 tazzina di caffè bello lungo;
210 g di latte;
115 g di burro;
1 uovo;

E...
50 gr di gocce di cioccolato, circa;
una bacca di vaniglia.

Ci sono 2 regole per preparare i muffins: separare secco e liquido, e mescolare il meno possibile.
Fate sciogliere il burro in un pentolino o nel microonde e fatelo freddare un po'. Scaldate il latte con la stecca di vaniglia dentro, poi toglietela e fate freddare fino a quando sarà tiepido.
Accendete il forno a 180°C. Ora prendete 2 ciotole.
Nella ciotola 1 (più grande), setacciate la farina con il lievito, poi aggiungete lo zucchero e il sale. Mescolateli bene.
Nella ciotola 2, sbattete bene l'uovo, poi aggiungete il caffè e sbattete ancora un po'. Versate il latte e il burro. Amalgamateli bene insieme.
Ora versate il liquido nel secco, girate pochissimo, 4-5 volte e poi aspettate un po'. Girate ancora un paio di volte e poi aggiungete le gocce. Girate finchè non sparisce la farina, ma fatelo il meno possibile!
Versate in uno stampo per muffin bello imburrato e infarinato (oppure se avete i pirottini, usateli mettendoli direttamente negli stampi): avendo lo stampo di silicone ho preferito non rischiare ^^.
Infornate, forno caldo, per 20 minuti circa.
Trascorsi i 20 minuti, spegnete il forno ed apritelo leggermente. Lasciatelo così per un po', poi sformate i muffin e metteteli ad asciugare su una gratella o su carta assorbente.

Ottimi! L'aroma di caffè è delicatissimo. Se volete un colore o un aroma più forte, usate il caffè in polvere, o più caffè liquido, diminuendo però il latte. Le gocce di cioccolato? Mettetene quante ne volete, io non posso, a casa mia mi cicchettano sempre! :-/
A merenda col thè oppure a colazione, muffini adorati!

Buon dolcetto a todos!
Bacii!
Babi

lunedì 6 settembre 2010

Tiramisù alternativo al biscotto.



Ogni volta che faccio la Cheesecake, il mio Michele dice sempre che dovrei fare un dolce formato solo dal biscotto- fondo: in effetti piace sempre a tutti... sfido io, il burro! :D
Quando la mia Sere mi è venuta a trovare quest'estate, abbiamo avuto il flash di un tiramisù con il biscotto a posto dei savoiardi... et voilà! Occasione: il compleanno di mia madre.



DOLCE TIRAMISU' AL BISCOTTO
Ingredienti:
Per il biscotto
200 g di biscotti secchi, circa;
150 g di burro;
1 tazzina abbondante di caffè zuccherato.
Per la crema tiramisù
300 g di mascarpone;
100 g di zucchero;
5 uova freschissime;
1 cucchiaio di ruhm, facoltativo;
cacao amaro in polvere, q.b.

Preparate prima il biscotto. Frullate i biscotti dino a ridurli letteralmente in polvere, e nel frattempo fate sciogliere il burro sul fuoco, molto molto lento. Preparate una tazzina di caffè, zuccheratelo ed aggiungetela alla polvere di biscotti. Dopodichè aggiungete il burro e incorporatelo bene. In un piatto rettangolare coperto da carta forno, formate il biscotto aiutandovi con un cucchiaio, di modo che abbia uno spessore di circa 1 cm ed una forma pressochè rettangolare. Ponete in frigo ad indurire.
Lavorate in una ciotola il mascarpone con un cucchiaio di legno per renderlo morbido. Con le fruste sbattete i tuorli delle uova, insieme con lo zucchero, fino a formare una cremina chiara. A questa aggiungerete, se avete deciso di usarlo, il liquore, poi, poco per volta, il mascarpone. Sbattete finchè non otterrete una crema soffice e leggera.
Tagliate il biscotto in pezzi della forma della pirofila in cui metterete il dolce (la mia era rettangolare), ma in dimensioni minori rispetto al fondo. Mettete un pezzo di biscotto sul fondo e ricopritelo con metà della crema. Mettete un'altro pezzo di biscotto, coprite con la crema e infine col cacao amaro, spolverato sopra. Lasciate riposare in frigo per almeno un paio d'ore, deve rassodarsi bene.

Siccome i miei sono stati impazienti, hanno sbafato il dolce prima che si fosse rassodato, cercate di essere pazienti voi! :) Comunque la dose dello zucchero è molto personale, se è troppo dolce non si mangia, quindi fate la prova dell'assaggio col ditino, certo non sarà un grande sforzo... Io metterei molto meno di 100 grammi, ma vedete voi! Ps. il biscotto avanzato è sparito in due minuti: attenti ai "topi giganti" che si aggirano intorno al frigo! Forse è inutile ma lo dico lo stesso :) la crema tiramisù può essere servita tranquillamente come dolce al cucchiaio, spolverizzata di cacao amaro e accompagrata da qualche biscottino.

Buon tiramisù a tutti!
E tanti auguri alla mia mamma :)
Besooooooooooo!
Babi

venerdì 3 settembre 2010

Intolleranze al grano e celiachia.

Quest'estate, grazie ai miei studi di Agraria, ho avuto modo di lavorare con una delle piante più straordinarie che esistano: il grano.

I cereali sono piante diffuse in tutto il mondo, appartenenti alla famiglia delle graminacee e costituiscono la principale fonte energetica e proteica per ben oltre un miliardo di esseri umani nel mondo.

I principali cereali usati dall’uomo sono: grano tenero e duro, riso e mais, in quest'ordine. Altri cereali minori, farro, orzo (la foto a fianco è mia, guardate quant'è bello), segale, miglio, protagonisti delle tavole dei nostri nonni insieme ai legumi, li stiamo lentamente riscoprendo solo ora, grazie al nuovo bisogno di naturalità e sicurezza dei consumatori.

Il pane, la pasta, la pizza, sono cibi comunemente presenti sulle tavole italiane, che però per qualcuno possono risultare poco digeribili, se non tossici.

Non tutti sanno, infatti, che il nostro amato grano è fra gli alimenti meno digeribili che esistano: colpa del glutine, una proteina complessa presente all'interno del chicco del grano (ma anche di farro, orzo, segale e grano kamut), che conferisce agli impasti elasticità e coesione. Senza il glutine, la pasta di grano sarebbe una colla e i ciambelloni lievitati sarebbero pura fantasia.

Nel corso degli anni, il grano è cambiato, è stato incrociato, esportato, migliorato, per ottenere piante più resistenti alle temperature, alle malattie, che diano alte produzioni di grande qualità tecnologica, cioè con glutine sempre più presente e resistente. Il grano odierno non è più quello di cento anni fa, non è neanche un lontano parente. Il grano odierno è una specie di biomostro creato dall'uomo, che si assicura un buon raccolto di buona qualità, ma gli stomaci delle persone più sensibili se ne sono accorti.

La celiachia è un'intolleranza permanente e geneticamente predeteminata alla gliadina, contenuta nel glutine. Non si conoscono le cause, si sa soltanto che spesso e volentieri compare dopo un forte stress, e che i parenti più prossimi di un celiaco hanno il 10% di probabilità di esserlo anche loro; la malattia può manifestarsi ad ogni età.

Per coloro che sono affetti da celiachia sono tossici tutti gli alimenti derivati da grano ed altri cereali minori contenenti glutine direttamente od in seguito a contaminazione (basta mescolare il cibo con un cucchiaio di legno lavato con cui è stato mescolato cibo con glutine). L'intolleranza al glutine genera gravi danni alla mucosa intestinale, e porta all'atrofia dei villi intestinali. I sintomi più comuni sono perdita di peso, diarrea, debolezza e, nei bimbi, difficoltà di crescita. Sintomi simili, molto più lievi, sono causati dall'intolleranza al frumento, che causa soprattutto gonfiori addominali.

Non esistono medicinali per le intolleranze, solo regimi alimentari da seguire con estrema attenzione.

Gli intolleranti al frumento possono evitare il grano e sostituirlo con cereali dal glutine più digeribile (kamut, farro, orzo); peri i celiaci il discorso è molto complesso, poichè il glutine può essere contenuto non solo nei cereali sopracitati, ma anche in moltissimi altri alimenti di uso comune, come insaccati e gelati. L'Associazione Italiana Celiachia fornisce un prontuario, anno per anno, con i prodotti in commercio sicuri per i celiaci, oltre quelli che si possono acquistare con tranquillità in farmacia.

I prodotti sicuri per i celiaci sono contrassegnati con il simbolo della spiga barrata (a fianco).

Ho deciso di scrivere questo post, sia per informare chi, come me qualche anno fa, non aveva la più pallida idea di cosa fosse l'intolleranza al grano, sia per i celiaci stessi:
una mia cara amica, una signora che si è scoperta celiaca a 60 anni, che prima cucinava come una matta, si è ritrovata con le mani legate: se non potessi più usare la farina in cucina io mi sentirei persa, quindi immaginatevi cosa vuol dire, dopo una vita di dieta mediterranea e cene fuori, stare attenti anche a dove si appoggia il cucchiaio.

Ho pensato di contrassegnare quindi ogni ricetta sicura con l'etichetta Gluten Free, così da dar qualche spunto, magari, ad un celiaco che si ritrova a mangiar riso quasi tutti giorni o ad una signora disperata che ha un celiaco a cena. Alcune delle ricette si possono tranquillamente riprodurre usando farina senza glutine, se tutti gli altri ingredienti sono sicuri (ad esempio la cheesecake), lo scriverò in fondo.

Il consiglio per tutti comunque è: variate la dieta. Mai mangiare pasta più di due giorni di fila, vanno alternati con legumi ed altri cereali, come riso o orzo, e se possibile, ogni tanto mangiate pane di farro o integrale; cercate prodotti di farine di grani antichi, come il celeberrimo Kamut o l'altrettanto famoso Senatore Cappelli: si, contengono glutine, ma molto più digeribile di quello di ogni farina bianca che trovate in commercio.

Variando si sta meglio.

Spero di esservi stata utile, raccontandovi la mia esperienza.
Besos!
Sempre vostra,
Babi

giovedì 2 settembre 2010

Insalata di seppie con patate.


Avete presente l'insalata di mare? Quella classica, che mangiate continuamente nell'antipasto al ristorante? Quella che di solito mette tutti d'accordo? Beh, quando mamma ha comprato le seppie, dopo essermi messa le mani nei capelli perchè bisognava pulirle (ARGH!), è cominciata la guerra dell'insalata di mare. Mio fratello voleva quella classica coi sottaceti, mamma voleva qualcosa di diverso e ovviamente babbo non la voleva per niente ("..seppie solo con piselli!"). La guerra ha dato come risultato che sono riuscita ad utilizzare contemporaneamente tutti i fornelli ed a sporcare così tante cose che manco con 12 invitati ci sarei riuscita. Colpa mia che do retta a tutti! Insomma alla fine ho fatto 2 insalate di mare diverse. La "classica" e questa, che ho fatto a gusto mio:
INSALATA DI SEPPIE CON PATATE.
Ingredienti (per 4 persone):
1 kg di seppie;
3-4 grosse patate;
2 spicchi d'aglio;
1 mazzetto abbondante di prezzemolo;
1 costa di sedano, 1 cipolla piccola fresca, 1 carota;
2 cucchiai d'aceto di vino bianco;
sale, q.b.
succo di limone, a piacere.
Pulite le seppie. Se vi va conservate le sacche dell'inchiostro e fateci un risotto, e se avete un pappagallino o un bengalino dategli l'osso (non si spreca niente :) )!
Pelate e mettete a lessare le patate.
Preparate una pentola con sufficiente acqua per le seppie e portate ad ebollizione con l'aceto, la cipolla a spicchi, il sedano e la carota spezzati a metà, un po' di prezzemolo legato a mazzetto ed un pizzico di sale. Quando bolle buttate la seppia. Deve cuocere per circa 20-25 minuti, comunque ogni tanto punzecchiatela: se cuoce troppo diventa dura.
Quando le seppie e le patate sono lesse, fatele freddare, poi tagliatele a pezzi piuttosto piccoli.
Condite con un filo d'olio, aglio e prezzemolo tritato finemente e se volete un goccio di succo di limone.
Buona, fresca, profumata, e il giorno dopo è ancora meglio. E' un'ottima idea se dovete mangiare fuori. Fantastica per l'estate. La foto non rende perchè l'ho fatta di sera... peccato!
Buona insalata a tutti!
Besitos!
Babi
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