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giovedì 29 dicembre 2011

Spaghetti aglio, olio, peperoncino e speck croccante.



Un piattino veloce veloce, semplice, gustoso e rosso q.b., per chiudere l'anno!


Come è stato il vostro 2011? Difficile per tutti, vero? 
Il mio bilancio tutto sommato è stato in positivo, sono un po' più sicura di certe cose e ho chiarito diverse idee e situazioni. A livello economico senza che ve lo dico, no?


Siccome non c'ho voglia di ripercorrere tutte le tragedie di quest'anno (tanto ci pensano Mediaset e Rai e tutti i loro deliziosi "giornalisti"), vi auguro solo di lasciarvi le brutte cose alle spalle e vedere il 2012 come un'opportunità, altro tempo che ci è stato concesso per realizzare i nostri sogni, che siano piccoli o grandi. 
E se il mondo finisse davvero il 21 dicembre, beh, godetevelo alla grande! ;)


Buon anno, ai miei lettori affezionati, ai curiosi, a tutti!


SPAGHETTI AGLIO, OLIO, PEPERONCINO E SPECK CROCCANTE.
Ingredienti per 4 persone:
380 g di spaghetti;
5-6 pomodori (io ho quelli congelati di quest'estate, ma va bene anche della polpa a pezzettoni);
2-3 fette piuttosto spesse di speck;
aglio, olio extravergine d'oliva, peperoncino, q.b.;
sale, prezzemolo fresco tritato q.b.


Molto veloce!
Tagliate lo speck a listarelle e mettetelo a croccare in una padella antiaderente con un paio di cucchiai d'olio e uno spicchio d'aglio schiacciato. Lasciatene qualche listarella da parte.
Togliete l'aglio e aggiungete i pomodori a pezzotti. Fate cuocere qualche minuto (non troppo, deve mantenere un sapore di pomodoro fresco) e aggiustate con sale e peperoncino. 
Lessate gli spaghetti e fateli saltare nel condimento. All'ultimo aggiungete il prezzemolo tritato fresco e le listarelle avanzate di speck, che avrete fatto croccare a parte in una padella antiaderente con appena un filo d'olio.


Bon apetit!


E un bacione a tutti.
Ancora, 
BUON 2012!!


Affezionata, vostra, Babi

martedì 27 dicembre 2011

Cheesecake al croccantino e crema mou.



Buone Feste a tutti!!!


Come avete passato il Natale? :)


Io in famiglia (la mia piccola famiglia), come ogni anno: pochi ma buoni!
E sempre come ogni anno la vigilia di Natale l'ho passata in cucina... e come ogni anno alla frase "Ma chi te lo fa fare di impazzire con tutte ste robe!" rispondo "Per me è un piacere!"... Una bella soddisfazione... :)


Quest'anno il mio orgoglio sono stati i cannelloni, classici, ripieni di carne... delirio! Peccato che la foto sono riuscita a farla solo con il cellulare di mio fratello.. :( In compenso lui mi ha regalato un tecnologico, carinissimo e complicatissimo smartphone con una fotocamera da 5 megapixel che già adoro, e adorerò di più quando riuscirò a mandare gli sms. 


La missione Reflex procede a rilento, nel frattempo la Fujifilm capricciosa ogni tanto mostra tutto il suo valore: caruccia la foto vero? 
Il dolce di Natale di quest'anno è preso pari pari dal blog della mia bellissima e bravissima Serena!
L'ho adattato solo per mancanza di ingredienti.

CHEESECAKE AL CROCCANTINO CON CREMA MOU.
Ingredienti (stampo diametro 24 cm):
Per la base
300 g circa di biscotti digestive (vanno bene anche dei biscotti secchi classici);
60 g di burro.
Per la crema
250 g di ricotta;
260 g di Philadelpia;
180 ml di panna da montare;
5 cucchiai di zucchero;
1/2 bicchiere di latte;
4 fogli di colla di pesce;
100 g circa di frutta secca mista finemente tritata (io avevo nocciole, mandorle e pinoli);
100 g di zucchero.
Per la copertura mou
400 ml di panna fresca;
100 g di zucchero;
4 cucchiai d'acqua.

Cominciamo dalla base: frullate i biscotti fino ad ottenere una polvere e unite il burro fuso. Mettete il composto in uno stampo a cerniera e livellatelo per bene. Mettetelo in frigo a solidificare.

Ora il croccante: tritate finemente la frutta secca. Fate sciogliere lo zucchero in una padella antiaderente fino ad ottenere un caramello ambrato, poi aggiungete la frutta tritata. Amalgamate bene e stendete su un foglio di carta da forno. Fate freddare e tritate il croccante con l'aiuto di un coltello. Occhio comunque: il caramello raggiunge temperature superiori ai 100°C, attenti a non scottarvi!
Mentre il croccante si fredda, montate la panna e sciogliete la gelatina, che avrete precedentemente ammollato in acqua fredda per 10 minuti nel mezzo bicchiere di latte, scaldato in un pentolino. Amalgamate i formaggi con lo zucchero, il latte con la gelatina stiepidito e infine la panna, con movimenti lenti, amalgamandola dal basso verso l'alto. Potete non mettere la panna, e se avete più ricotta, sostituirla con quest'ultima! Per ultimo aggiungete il croccante sbriciolato. Versate il composto nella tortiera e lasciate freddare qualche ora.

Per ultimo la crema al mou. Ci vuole all'incirca un quarto d'ora, venti minuti di tempo, quindi se la fate all'ultimo calcolate la tempistica, anche col tempo che ci mette a freddare.
Sciogliete lo zucchero e l'acqua in un pentolino e lasciate ridurre fino ad ottenere una salsa ambrata. In un altro pentolino scaldate la panna, che andrà versata a filo sul caramello. Eseguite questa operazione molto lentamente, pena un esplosione di mou! Rimettete la crema sul fuoco e lasciate ancora ridurre. Quando la consistenza sarà cremosa e il colore un caramello chiaro, è pronta. Togliete dal fuoco e quando sarà fredda versatela sul vostro dolce!

Sformate e servite!


Dunque: è taaaaaaanto dolce! Infatti il giorno dopo Natale era molto più buona (semplicemente non stavamo scoppiando!). Per il resto è molto buona e si presenta bene! :)


Vi auguro di continuare a passare delle buone feste.. e se non ci sentiamo prima, buon 2012 a tutti!!
Besitoo!! :*
Babi

lunedì 19 dicembre 2011

Cheesecake al cioccolato bianco, coulis di frutti di bosco e meringhe... e LAUREA!!!


Salve, sono Barbara Cerquetti!! 
Forse vi ricordate di me per film come "Quella che non riusciva a trovare il tempo di aggiornare il blog" o il cortometraggio "Cheesecake alle due di notte"... 
:-D

Vabè dai, meglio tardi che mai! Ri-ciao a tutti!
Chi ha Facebook sa già la lieta novella... Mi sono laureata!!
SIIIIIIIIIIIIII!!!! 
Un emozione bellissima, giuro che non lo immaginavo. I miei amici, la mia famiglia, i complimenti, gli abbracci, i fiori, il caos... un meraviglioso delirio!



Ah, beh, e Michele... amore mio... non so come ancora mi sopporti! 




E ora? Ora si ricomincia... Sto già seguendo le lezioni della specialistica, è allucinante, mi sono fermata tre giorni e poi di nuovo nel vortice! Una strada in salita, almeno quest'anno che viene, ma stringerò i denti.

Ora sono in cerca di una bella reflex (con i soldini che ho racimolato dai regali)... che mi consigliate??!

Per ora vi lascio al mio design natalizio, alla mia nuova canzone di Natale preferita (anche se sono un Grinch,  Bublè fa sciogliere ogni cuore di ghiaccio) e alla torta che ho preparato per la cena post-laurea che ho fatto con i miei amici (la mia ispirazione).

CHEESECAKE AL CIOCCOLATO BIANCO E COULIS DI FRUTTI DI BOSCO
Ingredienti (stampo da 26cm):
Per la base:
280 g di biscotti Digestive;
80-100 g di burro (se è inverno mettetene un po', meno, col freddo "regge lo stesso").
Per la crema:
150 g di cioccolato bianco;
200 g di mascarpone;
350 ml di panna fresca;
3 cucchiai rasi di zucchero;
4 fogli di colla di pesce (circa 10 g);
1/3 di bicchiere d'acqua.
Per la coulis:
300 g di frutti di bosco congelati;
un cucchiaio abbondante di zucchero;
qualche goccia di succo di limone;
1 foglio di colla di pesce (facoltativo).
Per decorare:
lamponi e meringhe.

Cominciate dalla base. Frullate i biscotti e aggiungetevi il burro fuso, amalgamate e livellate sul fondo di uno stampo a cerniera coperto da un disco di carta forno; mettete il fondo a raffreddare in frigo.
Per la crema, sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria, e la gelatina, precedentemente ammollata, in poca acqua calda e fate freddare. Nel frattempo montate la panna (a mano o con le fruste a velocità medio bassa). Montate a crema il mascarpone con lo zucchero, poi aggiungete il cioccolato fuso ormai freddo, la gelatina sciolta e infine la panna montata. Versatela sulla base, livellate e rimettete tutto in frigo.
In ultimo preparate la coulis. In un pentolino scaldate i frutti di bosco con lo zucchero e il goccio di limone. Quando saranno quasi disfatti, passate il tutto in un colino e rimettete la coulis sul fuoco, per il tempo di far sciogliere il foglio di colla di pesce (facoltativo). Fate freddare e versate sulla torta.
Fate riposare almeno 5 ore, decorate coi lamponi e le merighe e poi servite.

P.s. quella sera ho preparato anche 32 tortini al cioccolato... serviti col gelato alla panna... delirio! Peccato che siano spariti prima di essere riusciti a fare una foto! ;)

A presto! :)
Un bacione immenso!
Babi

domenica 27 novembre 2011

Recensione.. me la votate pleaze?

Ciao a tutti!


Vorrei solo rubarvi un secondo di tempo! Vi giuro che dopo la laurea [IL 7 DICEMBRE, n.d. r.] mi faccio sentire di piùùùù!!


Ho scritto una rencensione per una linea di prodotti per capelli, per la linea di negozi SMOLL.
Se ricevo più "mi piace" alla mia recensione posso vincere un buono spesa!


Il link è questo, 


http://www.smoll.it/recensione-balsamo-ristrutturante-volumizzante-phytorelax/


se vi va di aiutarmi, vi ringrazio infinitamente!


[Purtroppo non posso vedere i nomi di chi ha già messo mi piace.. quindi grazie in blocco!!]


Un besito a tutti!
Babi

lunedì 21 novembre 2011

IL ciambellone.




Semplice supersemplice, classico che più classico non si può!
Preparato per i miei meravigliosi coinquilini.
Vi voglio troppo bene (ma lo sapete già)! :)


In realtà faccio questo post per 2 motivi:
1- Perchè la foto con il cuoricino che mi ha dedicato Jessica fatto con le molliche del suddetto ciambellone meritava! :)
2- Per spiegarvi la mia delirante teoria sui ciambelloni! ^ ^


Fondamentalmente i ciambelloni sono tutti uguali. Cioè non nel vero senso del termine... nel senso che possiamo sostituire gli ingredienti, ma è come la pasta frolla, sempre quello ci va!


  • Uova: difficile prescindere dalle uova. Ovviamente, vegani o semplicemente persone che hanno terminato/non gradiscono/sono intolleranti alle uova o vogliono un dolcetto "light" possono anche non usarle. Il gusto cambia, e anche la consistenza, ma avrete comunque un ottimo dolce da colazione o da metà pomeriggio!.
  • Farina: il solido. eh, qui non si può fare niente. Potete sostituirle in parte con altre farine, nel senso canonico del termine o no, ottenendo dei dolci buonissimi, ma non si può prescindere del tutto. Cioè: non per un ciambellone. Avete comunque tante meravigliose alternative!
  • Latte: il liquido. questo si che si può sostituire! Succhi di frutta, vino o acqua. :)
  • Burro: fuso, la parte grassa. Io penso di non averlo mai usato per il ciambellone classico, vado di olio di semi! :) A mio avviso rende la consistenza un po'più leggera.
  • Zucchero: dooolce! ..senza che ciambellone è? :) Non ci mettete le schifezze dolcificanti... non mettetele manco nel caffè, vi prego! :-S
  • Aromi: sempre meglio naturali, ovviamente... grattateci la scorza di un limone o un arancio non trattato, che fa bene. Altrimenti la chimica ci viene incontro con mille magie, comprese le fialettine di aroma. Non posso negare che a volte le uso, quando non posso fare altrimenti.
Comunque bando alle ciance. Se avete anche voi una teoria sui ciambelloni, scrivete un commento a questo post! :)

Altra cosa.. per le dosi. Vado mooolto a naso. Per non mandare in panico le precisine aggiungo le dosi in  grammi! 
:-D

CIAMBELLONE VARIEGATO
Ingredienti:
3 uova intere;
7-8 cucchiai rasi di zucchero [dai 200 ai 250g] (utilizzate quello che preferite);
3/4 di bicchiere di latte [150-160 ml];
3/4 di bicchiere d'olio delicato, l'oliva o di semi [150-160 ml];
farina q.b., fino a quando non addensa [circa 300-350g, da sostituire in parte con la farina];
scorza grattugiata di un limone non trattato;
1 bustina di lievito chimico.
E...
2-3 cucchiaiate di cacao amaro in polvere.

Con la frusta montate a lungo uova e zucchero, fino a farle diventare una cremina gonfia e chiara. Aggiungete sempre mescolando, il latte e l'olio, l'aroma scelto, ed infine la farina setacciata con il lievito. 
Versate metà dell'impasto in uno stampo per ciambellone imburrato e infarinato, e "colorate" l'altra metà con in cacao amaro. Versatela sopra la parte bianca e aiutandovi con uno stecchino disegnate dei ricci, cerchietti, insomma, variegate!
Cuocete in forno statico a 160°C per una mezz'ora, quaranta minuti. Fate la prova stecchino.

Carissimi, torno a fare il mio dovere...(TESI!)
Besitosssssssssss!
Babi

mercoledì 2 novembre 2011

Frascarelli (quelli veri!). [Marche]





Li frascarélli, proprio alla Marchigiana maniera! 

Mi hanno raccontato di un video horror, di una trasmissione se non sbaglio su Rai Uno (non ho controllato per paura di morire dopo 7 giorni, o se non altro di scoppiare a piangere) in cui impastavano farina con acqua e uovo, e poi ne ricavavano dei micrognocchetti che lessavano in acqua bollente. EH?!?!?! Ma che è??! In effetti non c'è una sola ricetta per farli ma così chiamateli come volete ma Frascarelli proprio non sono!

Se volete i Frascarelli ve lo dico io come si fanno! :)

In effetti ci sono diverse tradizioni familiari, anche nel condimento. 
I Frascarelli, come buona parte delle ricette tipiche marchigiane e in particolare del maceratese, hanno origine povera, contadina. Infatti sono fatti semplicemente con acqua e farina, e conditi come se fossero una polenta. Deliziosi e semplicissimi.
Da fare non tanto, nel senso che serve esperienza, nel senso che come li faceva nonna Sesta non li fa nessuno, ma diciamo che ci sto prendendo mano!


  • La ricetta originale è acqua e farina. Per 4 persone ci vogliono:                                     - 500 - 600 g di farina di grano tenero;                                                                     - 1 bicchiere di acqua circa;                                                                                     - 1 litro circa d'acqua bollente, leggermente salata, per cuocere.                                                                           
Si pesa la farina e si mette in una ciotola. Poco alla volta si aggiunge l'acqua per i granelli. I Frascarelli sono i granelli che si formano! Non va impastato, va raggranellato! :D Ci si aiuta con le dita delle mani, come se pizzicaste la farina, per cercare di formare più granelli possibili. Non importa se rimane un po' di farina non granellosa. Quando l'acqua per cuocere bolle, versateci dentro, poca alla volta, la farina raggranellata e cuocete, mescolando con una frusta o un cucchiaio di legno, fino a quando i Frascarelli si siano un po' ristretti, orientativamente 10 minuti.
Versate sulla spianatoia, o sui piatti di legno da polenta monodose, fate freddare un minuto poi condite a piacere.


  • La ricetta della mia famiglia, tecnicamente un po' più facile e anche più saporita, prevede l'aggiunta dell'uovo:                                                                                 -600 g di farina di grano tenero;                                                                               -2 uova piccole;                                                                                                     -1 litro circa d'acqua bollente, leggermente salata, per cuocere.
Si procede esattamente come sopra, con la differenza che i granelli si formano non con l'acqua ma con l'aggiunta dell'uovo leggermente sbattuto. 


  • E poi c'è la versione con il riso... che conosco di fama ma non l'ho mai preparata! Anche in questo caso ci sono più versioni. Vi linko qui una ricetta che ho trovato sul web, anche se penso che la nonna della mia amica non la faccia così. Mi informerò! :)


I Frascarelli possono essere conditi in ogni modo, ognuno ha il suo. 
La madre del mio fidanzato li preferisce con una salsa leggerissima di pomodoro, insaporita con il burro e tanto tanto parmigiano grattugiato. Una volta li ho mangiati con un sugo allo scoglio, deliziosi! 
Io e la mia famiglia di solito li facciamo con il sugo della nonna, quello con "i culetti della lonza"! Cioè: fate soffriggere la cipolla in olio extravergine d'oliva, aggiungete la parte terminale della lonza (il culetto) a dadini, un po' di pancetta, salsiccia o prosciutto crudo... in pratica quello che avete a casa, chi più ne ha più ne metta! Poi pomodori a pezzi. Certo non è proprio leggerino ma una volta tanto si fa, no? 

Io li adoro!! Provateci!
MADE IN MARCHE 100%, diffidate dalle imitazioni! ;)

Un baciotto a tutti!
Barbara

domenica 23 ottobre 2011

lunedì 17 ottobre 2011

Torta cioccolatino all'amaretto.



Ciao a tutti!
Un pochito "pochito" di dolcezza, visto che è - piuttosto prepotentemente! - arrivato l'autunno, almeno secondo il termometro, e insieme a questo i primi starnuti e colpi di tosse! :)

Quindi fatevi un bel tè - tisana caldi e dimenticate per un attimo tutti i vostri crucci, in una parola: cioccolato.. :)
Dimenticate insieme ai crucci anche la vostra bilancia, i vostri trigliceridi e colesteroli. 
Ma scusate, ma non possiamo anche vivere un po?! :-D
Ogni giorno preoccupazioni per famiglia, figli, amori, amanti, amici, colleghi di lavoro, lavori, libri, professori, freddo, caldo, cani, tartarughe, cene, pranzi, bau bau, micio micio, etc. etc.. Io mi sono annoiata a scrivere, voi avrete già saltato la riga.. (avete fatto bene, deliri da tesi).


Sbavate su questa torta e voletevi bene: rifatela a casa, quando siete tristi. 
Non c'è di meglio per non pensare della cioccolata. 
E' nella top 5 delle mie torte preferite, sicuramente...! 
E vi assicuro che non è così difficile da preparare, non vi spaventate (si Lucilla, dico anche a te!)!
La ricetta e sempre quella, la trovate in molti blog e libri, ho solo aumentato le dosi (vi invidio, o fortunati che possedete una teglia quadrata 20x20) e aggiunto gli amaretti... ^ ^

Il 5 è perchè - no, non ho provato ad "assassinare" un bambino! - l'ho preparata per il mio quinto anniversario con Michele... mamma quanti ne sono! :)


TORTA CIOCCOLATINO ALL'AMARETTO.
Ingredienti:
250 g di cioccolato fondente;
250 g di burro;
250 g di zucchero;
5 uova;
5 cucchiai colmi di farina;
1 pizzico di sale.
E...
una ventina di amaretti secchi.

Sciogliete a bagnomaria il burro insieme al cioccolato fondente. Se avete il microonde, potete anche farlo al microonde). Amalgamate bene e fate intiepidire.
In una ciotola sbattete con le fruste elettriche, fino a montarli in una crema chiara, i tuorli con lo zucchero. A questi amalgamate la crema di cioccolato e burro. In un altra montate gli albumi, con il pizzico di sale, a neve ferma, ed uniteli alla crema con un cucchiaio di legno, lentamente, dall'alto verso il basso.
N.B. Se non avete tempo o vi siete dimenticati di separare le uova (perchè non succede, noooo...) potete anche montarle intere con lo zucchero e poi unire la cioccolata e continuare a montare per ottenere una crema molto leggera ed incorporare più aria possibile. La pecca del procedimento "rapido" è il fatto che così massacrate gli ingredienti, che è bene maneggiare il meno possibile.. altre controindicazioni non ci sono.
Sbriciolate nella crema 2/3 degli amaretti, molto grossolanamente, e mescolate.
Versate il composto in una tortiera (se ce l'avete meglio a cerniera) da 24, massimo 26 cm di diametro. 
Aggiungete gli altri amaretti interi o quasi interi, spingendoli leggermente a fondo.
Cuocete in forno già caldo a 180°C per 30 minuti circa.

N.B.2: ovviamente, lo ripeto, il tempo di cottura cambia da forno a forno. Col forno statico viene meglio ma ci mette di più. Per stampi piccoli (es 20x20) possono bastare anche 20 minuti. La prova stecchino non serve, la torta è molto bagnata! Si forma una crosta sopra, croccantina, e dentro l'impasto è quasi liquido.
Non toglietela dallo stampo prima che si sia freddata del tutto. Fredda di frigo poi è spettacolare! ^ ^
Potete aggiungere, oltre o al posto degli amaretti, frutta secca, come noci, pinoli e/o mandorle.

Io la amo! ^ ^

La vostra stressata,
Babi!
Besitooooos! :)

Ps. Grazie a tutti gli iscritti alla mia pagina di Faccialibro! Per chi ancora non è iscritto, il link è questo e lo trovate anche qui sopra! ^ ^ 

Ps. 2.. Uhhhh, quasi dimenticavo! Abbinatela con una generosa cucchiaia di panna leggermente smontata! Per forza!! :) Crea un contrasto fresco col pastoso della cioccolata. Una meraviglia!

sabato 1 ottobre 2011

Pasta al forno pomodoro, mozzarella di bufala ed erbe profumate.


Cosa fare di veloce e gustoso, per un pranzo non troppo "pesante" ma diverso dal solito, quando in frigo hai - ahimè - solo mozzarella?

Io detesto la mozzarella, ci cucinerei soltanto... solo che d'estate è un alternativa comoda e fresca, e quindi per 3-4 mesi l'anno me la faccio piacere.
Mi piace molto invece quella di bufala, ma deve essere freschissima o mi da il voltastomaco... insomma, avete presente quelle cose che mangiate una volta, e siccome non sono buone magari vi danno fastidio non osate più assaggiarle? 
Non ho mangiato mozzarella di bufala per 3 anni... poi piano piano (prima sulla pizza, poi a tocchetti nella pasta, infine cruda), complice il fatto che c'è un allevamento proprio nel mio paese (*.*) sono tornata ad amarla!

Finchè ci sono pomodori e basilico.. accendere il forno per fare questa non mi pesa!
Estiva, ma con le conserve e i profumi secchi si può fare tutto l'anno.

PASTA AL FORNO POMODORO, MOZZARELLA di BUFALA ed ERBE PROFUMATE.
Ingredienti (per 4-5 persone):
500 g di pasta di semola (anche mista! usata gli avanzi ;));
250 g di mozzarella di bufala freschissima, circa;
500 g di pomodori maturi, circa (o 400 g di passata di pomodoro);
100 g circa di parmigiano reggiano grattugiato;
1 cucchiaio raso di pangrattato;
erbe aromatiche miste fresche (basilico, poi prezzemolo, origano, maggiorana, salvia, rosmarino, timo..);
sale, olio, peperoncino, q.b.

Lessate la pasta in acqua bollente salata: come si vede anche dalla foto, ho mischiato diversi formati. Basta che sia al dente!
Preparate una profumatissima salsa soffriggendo la cipolla e facendo cuocere (non troppo) i pomodori maturi a pezzi; salate, aggiustate di peperoncino e solo all'ultimo aggiungete tutte le erbette profumatein proporzioni variabili.
Usatela per condire la pasta, insieme con una generosissima spolverata di parmigiano reggiano e la mozzarella di bufala a pezzetti piccoli.
Imburrate una teglia da forno e metteteci la pasta. Completate spolverata con il rimanente parmigiano reggiano e con il pangrattato.
Passate in forno a 180-200°C, in modalità grill, fino a quando non si sarà abbrustolita in superficie.
Servite direttamente nella teglia da forno.  

Basterebbe il basilico per renderla speciale... ma come si può rinunciare a tutte le altre magiche meraviglie profumate? Affacciatevi in terrazza/orto e mettete tutti i profumi che vi piacciono di più. :)
La mozzarella - ovviamente - va benissimo anche quella normale, sono io che sono viziata! 
Eeeeeee.. e basta!
Bon apetìt!

Un baciotto.. anzi, bisous!
Babi

mercoledì 28 settembre 2011

Pasta funghi porcini, salsiccia e brie.




Ciao a tutti!
Ebbene si, ce l’ho fatta! Un nuovo post tutto per voi…
Era ora mi direte: ormai sono 3 mesi!

Ma sono stati 3 mesi mooolto intensi. 
Tra i problemi di salute dei miei nonni in primis, gli ultimi esami dell’università (a proposito: FINITOO! 38 signori e signori, 38 esami. Non ne potevo più!) in secundis, e tutto il resto “in terzis”, non ho avuto né tempo, né voglia di mettermi lì davanti al computer (per il quale ho sviluppato un’insofferenza non indifferente, a scrivere. 
E poi ci passero tanto di quel tempo davanti a sto computer, ora che comincio a scrivere la tesi. 
L’esame di matematica è stata l'esperienza universitaria più amara finora, ma il pensiero che non dovrò più rendere conto di quei numeracci maledetti a nessuno la addolcisce un po' .

Mi siete mancati tutti, tantissimo!
E grazie.. perchè il contatore delle visite ha continuato a ticchettare nonostante i due mesi di attesa di mie notizie.

La foto è fatta con il mio cellulare, perchè uno spettacolo di pasta così non poteva non essere immortalata, anche senza mezzi, meritava troppo.
La amerete!
Il dolce dei funghi porcini e del pomodoro, che si innamora della saporita salsiccia, e di quella meraviglia di latticino che è il brie.


TORTIGLIONI FUNGHI PORCINI, SALSICCIA E BRIE.
Ingredienti (per 4 persone):
380 g di tortiglioni o mezze maniche;
20 - 30 g di funghi porcini essiccati reidratati (non buttate l'acqua!);
20 g di brie;
1 salsiccia e mezza;
3 pomodori maturi o 200 g circa di passata di pomodoro casereccia;
1/2 cipolla piccola; 
olio extravergine di oliva, sale, pepe, q.b.

Mettete a bollire l'acqua per la pasta, e nel frattempo preparate il condimento.
Soffriggete nell'olio la cipolla e la salsiccia. Aggiungete i funghi reidratati con un po' d'acqua e fate insaporire. Dopo un paio di minuti aggiungete i pomodori (o la polpa di pomodoro. Salate e pepate.
Portate a cottura, e un minuto prima di spegnere aggiungete il brie tagliato a tocchetti piccolissimi.
Scolate la pasta al dente, e saltatela nel condimento.
Servite caldissima.


Un consiglio? Provate l'abbinamento porcini-brie anche sulla pizza: uno spettacolo! :)
I porcini hanno un gusto molto dolce, particolare, quindi questa non è proprio la classica pasta. Io ho la coda di paglia (ma immagino che ognuno di voi ha un parente/marito/figlio che sbraita disprezzando quello che non è "normale"), ma servitela solo a chi la apprezzerebbe. 
Dal canto mio, porcini forever!


Besitos!
Babi


lunedì 25 luglio 2011

Il primo compleanno di rossociliegia!! E il dulce de leche.

Incredibile ma vero: io che mi ricordo ogni compleanno, ogni data, ogni stupida insignificante data mi sono dimenticata (pensavo fosse il 27, invece era il 22.. ) del compleanno della mia creatura!!


rossociliegia compie un anno! :)


Avevo in mente mille progetti ma il tempo non c'è.

Comunque la situazione si è decisamente calmata, quindi ora vi racconto un po'...
ho lavorato parecchio per la tesi, cosa che mi ha impegnato un bel po' di tempo... mille problemi anche per le cose più insignificanti... ma tanto è sempre così! Almeno "a lavoro" (uno ci spera sempre, no?) ho degli angeli custodi. Grazie!
Avevo deciso di fare la specialistica a Bologna, ma mille cose mi hanno portato a desistere, e principalmente è la voglia di rimanere accanto alla mia famiglia in un momento un po' delicato, tra casini lavorativi e nonnine malate (e lunghe notti in ospedale, rigorosamente sotto esame).
Così per risparmiare anche qualche (tanti) soldino visto che resto ad Ancona cambio casa... la qual cosa, sono sicura, porterà solo guai! Casa con gli amici di agraria e una gatta, 5+1 in 75 mq. Ne vedremo delle belle!
La nota positiva è che ho passato, penosamente, ma passato il penultimo esame e se qualcuno lassù mi darà una mano, per ottobre prevedo confetti rossi. Speriamo bene.
Non so cosa mi abbia tenuto in piedi questo mese, se l'adrenalina o il sorriso di Michele che neanche si rende conto di quello che fa per me. Tutti e due credo.

Comunque dopo avervi annoiato cercherò di deliziarvi: chi non conosce il dulce de leche?
Se non lo conoscete con questo nome magari "crema mou" o "toffee" vi diranno qualcosa.
E' una crema dolcissima spalmabile, una specialità sudamericana, ottenuta semplicemente facendo bollire molto a lungo latte e zucchero. Si trova in commercio già pronta, in negozi di cibi internazionali ma ci sono anche dei piccoli produttori italiani (scovati da quella golosona di Silvia!).
L'ideale è prepararla con il latte condensato zuccherato: viene di una consistenza perfetta senza fare fatica. Io non l'ho mai trovato, quindi l'ho sempre fatto col procedimento lungo.

Per preparare il DULCE DE LECHE ci sono essenzialmente 2 modi:
  • Metodo rapido: mettete un vasetto di latte condensato zuccherato in una pentola e ricopritelo di acqua fredda, fino a due dita sopra il vasetto. Fate bollire almeno 2 ore e mezza, facendo attenzine che il barattolo sia sempre coperto d'acqua (o scoppierà!). Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire nell'acqua, poi aprite il barattolo.
  • Metodo classico: in una pentola dal fondo alto, mettete un litro di latte INTERO (o dimezzate le dosi, ma deve essere intero), 300 g di zucchero, un cucchiaino di bicarbonato (per il colore), una stecca di vaniglia (che toglierete poco dopo l'ebollizione) e se ce l'avete una biglia di vetro: la leggenda (non ho provato) dice che non fa alzare il latte). Portate ad ebollizione mescolando spesso, poi abbassate il fuoco e fate sobbolire 2 ore e mezza, 3 ore. Il tempo varia con il latte, quindi controllate spesso e fate la prova piattino, come per la marmellata.
Chiuso in barattoli sterili si conserva circa 3-4 mesi.

Purtroppo conoscete bene i miei problemi con la macchina fotografica (ti prego professore fammi passare matematica!), quindi non sono riuscita a fotografare la cremina finita. Ma per fortuna ho un paio di ricettine fotografate: una col cellulare (ahimè come sono ridotta) e una in un momento di grazia della malefica macchinetta di mio padre.

La foto qua vicino è fatta con la macchinetta (chissà che schifo l'altra vi direte), ma era uno spettacolo di crostata.


CROSTATA CON FROLLA BICOLORE, farcita DI CREMA AL CIOCCOLATO E DULCE DE LECHE:
Ingredienti (per una crostata di 28 cm di diametro):
Per la frolla
350 g di farina;
1 uovo intero e 2 tuorli;
170 g di burro;
150 g di zucchero;
1 bustina di vanillina;
cacao amaro, q.b.
Per il ripieno
150 g di cioccolato fondente fuso+200 ml di panna fresca oppure 250 g di crema di cioccolato spalmabile (si, quella, si);
150 g di dulce de leche.

Preparate la frolla sabbiando il burro morbido con la farina e lo zucchero, aggiungendo infine la vanillina e le uova. Separatela in due palline, una leggermente più grande, e "coloratela" con il cacao amaro, lasciando l'altra bianca. Fate riposare in frigo per circa un ora.
Riprendete la frolla. Stendete la pallina scura su un foglio di carta forno, per creare un disco rotondo, che posizionerete con la carta forno direttamente nella tortiera, creando un bordo bello alto. Se preparate il ripieno con cioccolato e panna (quest'ultima montata e incorporata delicatamente al cioccolato, o mescolata direttamente) assicuratevi che sia ben freddo prima di versarlo nel fondo della crostata. Al centro del disco, versate il dulce de leche e stendetelo in uno strato bello consistente. Tutt'intorno invece, stendete la crema al cioccolato: quando taglierete la fetta, il dulce de leche sarà il ripieno della punta.
Stendete anche il secondo disco di frolla, più piccolo e ricoprite la crostata. Richiudete il bordo alto del disco scuro sopra quello chiaro, per racchiudere tutto il ripieno, e cuocete in forno già caldo, a 180°C per circa 25 minuti. Non sformatela fin quando non è freddissima.


Ho preparato anche dei muffins.. a presto!! :)

Vi voglio bene!!
Babi <3

mercoledì 6 luglio 2011

Frecandò, la ratatouille con le patate. [Marche]



Non chiamatela Caponata!!
E' il mio piatto di verdure preferito, mangerei solo questo per tutta la vita, è meraviglioso!!! D'estate, finchè si trovano le verdurine del mio campo lo faccio spessissimo. Lo faceva sempre la mia nonna paterna, quella che cucinava per sopravvivenza, perchè, anche se non è proprio il piatto più veloce del mondo, lo adorava anche lei... e poi vedere le faccette di due bimbi (io e mio fratello) felicissimi da mangiare verdura, deve essere uno spettacolo :).
Lei lo chiamava pacchiuì, che poi mi hanno detto essere un'altro piatto; la mia Sere, che è di Ancona, lo chiama Fricchiò; altri semplicemente mischietto di verdure...voi chiamatelo come volete!

E' un piatto della tradizione marchigiana, e la mia versione è il Frecandò maceratese.
Assomiglia più alla ratatoille francese, più che alla caponata siciliana, ma in più ha le patate.
La caratteristica che il Frecandò ha in comune con la ratatouille è che ogni verdurina va cotta separatamente, per rispettare i tempi di cottura, e poi insaporite insieme, per non far stracuocere le verdure a cottura breve.

La foto è vecchia, ma mi piaceva più di quelle recenti.

FRECANDO', LA RATATOUILLE CON LE PATATE
Ingredienti:
3 patate;
1 peperone rosso;
1 peperone giallo;
3 zucchine;
1 melanzana lunga;
3 pomodori grossi maturi o circa 300 g di passata di pomodoro;
1 cipolla;
3-4 spicchi d'aglio;
3-4 foglie di basilico;
olio extravergine d'oliva, q.b.

Il frecandò tradizionale nella procedura lunga:
Armatevi di padelle e pazienza....
Pelate le patate e fatele a dadini non troppo piccoli. Mettetele in una padella con un filo d'olio ed uno spicchio d'aglio vestito. Appena cominceranno a sfriggere, aggiungete un bicchiere d'acqua, salate e lasciate cuocere, aggiungendo di tanto in tanto un po' d'acqua. Quando saranno cotte, fatele rosolare un po' e spegnete il fuoco.
In una seconda padella piuttosto larga, mettete a scaldare qualche cucchiaio d'olio con gli spicchi d'aglio. Fate cuocere e colorare le zucchine tagliate a dadini. Scolatele e mettetele in un piatto. Fate lo stesso, nella stessa padella, con le melanzane. Togliete anche queste e mettetele con le zucchine.
Scolate quasi tutto l'olio e mettete a cuocere i peperoni tagliati a listarelle. Sfumate con del vino rosso.
Quando sarà tutto cotto unitelo insieme.
In una pentola grande abbastanza da poter contenere tutto, soffriggete la cipolla con un po' d'olio, e poi aggiungete i pomodori a pezzi ed il basilico, fino a farli diventare una salsa. Aggiungete nella pentola tutte le verdure cotte, mescolate e fatele insaporire insieme, sul fuoco, per una quindicina-venti minuti.

Procedura abbreviata, resa simile:
Le patate vanno comunque cotte a parte. In una seconda padella, mettete a cuocere la cipolla e i peperoni, in un po' d'olio e due spicchi d'aglio vestiti. Quando saranno ammorbiditi aggiungete le zucchine e le melanzane insieme. A cottura ultimata di tutte le verdure, mescolatele insieme e unite del pomodoro a pezzi. Fate cuocere tutto una mezz'ora.

Io vi consiglio di sporcare 4 padelle e fare tutto a parte come nella procedura lenta (che può essere velocizzata cuocendo in più pentole contemporaneamente), perchè ve lo ricorderete tutta la vita! :-P
La procedura veloce va altrettanto bene, ma le verdure si spapperanno (non so manco se è italiano) un po' e non si sentiranno i sapori distinti di ognuna.
Ah, ovviamente: fatelo solo con le verdure di stagione, quindi rimandare al prossimo anno... se resistete! ^^
E' la fine del mondo, per chi ama le verdure.
E' decisamente il mio piatto preferito.
Mangiate le verdure di stagione, che fanno tanto bene!!


Con questa ricetta della tradizione, ed una foto ispirata proprio ad una classica cena delle famiglia di una volta, partecipo al bellissimo contest di Dolci a Go Go, in collaborazione con Illa, La Perla della Cucina Italiana!!!
Siamo agli sgoccioli, termina il 13 luglio, quindi, partecipate numerosissimi!

Besos!
Babi

lunedì 27 giugno 2011

Reportage di Notti Golose!


Carissimi lettori e lettrici...
apro questo post chiedendovi scusa per la mia latitanza dal mio e dai vostri blog... Vi penso sempre ma putroppo questo periodo è così caotico e complicato che ve lo racconterò soltanto quando sarà finito.
Mi dispiace davvero tantissimo. Ma so già che voi, con le vostre vite piene di gioie e imprevisti, voi che siete capaci di affezionarvi alle dita che premono questi tasti così come io sono affezionata a tutti voi mi capirete.
Grazie di tutto quello che mi date.

Ora vi racconto un po' quello che è successo a Notti Golose... Ringrazio tantissimo chi c'era! :)
Ho ritardato di un'ora il mio intervento per cercare di far avvicinare più gente, ma complice la mia stupida timidezza, il fatto che non c'era un cartello ne' nient'altro ad identificarmi, il microfono non funzionava e in piazza c'era un concerto, non è servito a molto... davvero un peccato perché la manifestazione era molto carina!
Comunque ho avuto (oltre ai miei amici, vi amo! :D) la bellezza di una decina di ascoltatori/curiosi molto interessati, che faceva tante domande.
Un piacere ed una soddisfazione incredibile.

Ho preparato lì con loro la pasta frolla Ovis Mollis, preparata con i tuorli sodi, secondo me meravigliosa e facile da lavorare (un po' meno da formare).
Dopo una bella chiacchierata ho tirato fuori gli assaggini che avevo preparato per l'occasione: una crostata all'olio con confettura di ciliegie e fragole, delle frolle montate con farina di mandorle e ciliegie candite o frutta secca e ovviamente, dei biscottini fatti con la Ovis Mollis, bicolore aromatizzati all'arancio.

Ho preparato per tutti dei fogli da tenere nel ricettario, con dosi e consigli utili.
Se lo volete anche voi scrivetemi pure su Facebook o per email (barbara . cerquetti @ libero . it), sarò felicissima di mandarveli. E di chiarire qualsiasi vostro dubbio o curiosità!

Pubblicherò le ricette singole appena troverò un'atro spiraglio di tempo per me.

:)

Un bacione a tutti, e benvenuti ai miei nuovi lettori!!
Babi

mercoledì 15 giugno 2011

rossociliegia a Notti golose 2011!


Comunicazione di servizio!

Il 18 giugno sarò a Passo di Treia (MC), alla manifestazione Notti Golose, a fare una chiacchieratina (e non solo! :-p) sulla pasta frolla! :D


Se volete conoscermi o mi conoscete già e siete da quelle parti passatemi a trovare!

Info qui o qui.

Ciao!!



mercoledì 8 giugno 2011

Gelato fatto in casa, crema-stracciatella.


Il mio primo gelato fatto con la gelatiera! Grazie Silvia! :)

Volevo portarlo ad una cena, ma ne era talmente poco (20 persone, 800 g.. no eh?) che alla fine ce lo siamo pappato a casa.
Ho scelto un gusto che potesse piacere a tutti, cioè crema, arricchito di cioccolato fondente, come una stracciatella, una crema-stracciatella!

Buono!!

La mia neo-gelatiera è una gelatiera ad accumulo, ed il cestello interno va 20 ore (davvero, non barate, altrimenti non vi viene) in congelatore a -20 °C.

Tirate fuori il cestello, appena prima di fare il gelato, con la miscela già pronta e fredda, eliminate gli eventuali cristalli di ghiaccio e versate il composto dentro con la macchina in moto.


GELATO CREMA-STRACCIATELLA.
Ingredienti (dosi per 800 g di gelato):
3 tuorli d'uovo;
1 albume;
80-90 g di zucchero;
350 ml di latte fresco intero;
200 ml di panna fresca;
mezzo bacello di vaniglia o una scorza di limone.
E...
75 g di cioccolato fondente.

In un pentolino scaldate il latte con la vaniglia o con la scorza di limone, ma non fatelo bollire. In un altro pentolino sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero fino a farne una schiuma chiara, poi versateci sopra il latte caldo e cuocete tutto a bagnomaria. Quando sarà cremosa e piuttosto densa spegnete e fatela freddare. Passate la crema con un colino e aggiungetevi la panna e l'albume leggermente sbattuto con una forchetta.
Fate partire la gelatiera e versateci dentro il composto. Deve girare indicativamente 25-30 minuti.
Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria e fatelo freddare un po'. Versatelo nella gelatiera, quando il gelato sarà già pronto, già gelato. Fatelo girare un paio di minuti per ottenere l'effetto stracciatella.

Servito subito è spettacolare!! Potete conservarlo in congelatore, in un contenitore ben chiuso, ma indurirà parecchio. Quini se lo servite il giorno dopo, ricordatevi di tirarlo fuori dal congelatore una decina di minuti prima di servirlo. Non conservatelo per più di una settimana!
Buoooooooooono!!!!

Un bacione!
Babi

venerdì 3 giugno 2011

Confettura di ciliegie selvatiche e frutti di bosco.

Immagino avrete capito che amo le ciliegie... :)

Da piccola ho fatto fuori, decorandole con deliziose macchie violacee, decine fra canottierine, vestitini e magliette, arrampicandomi come una scimmietta sulla piante delle ciliegie selvatiche (piccole, succosissime, morbide e nere, chiamate anche Visciole) a casa dei nonni... oggi quella stessa pianta mi fa paura, 10 metri di bestione che solo da pazza bimba incosciente potevo scalare! ^^

Coraggio a 4 mani (non guardare giù, non guardare giù!) ho preso la scala di alluminio e ho tentato l'impresa... ne ho raccolte un chiletto, un po' mangiate e un po' finite in questa deliziosa confettura... solo dopo averla assaggiata mi sono mangiata i gomiti per averne raccolte così poche!!!

Ho deciso di aggiungere un po' di acidulo con i frutti di bosco: WOW! Davvero un gusto bilanciato, unico, direi senza dubbio la mia miglior marmellata.


CONFETTURA DI CILIEGIE SELVATICHE E FRUTTI DI BOSCO.
Ingredienti:
300 g di ciliegie selvatiche (visciole o, in alternativa, amarene);
100 g di frutti di bosco, anche congelati (proporzioni variabili tra more, ribes, mirtilli e lamponi);
75 g di zucchero semolato.

Lavate e snocciolate tutte le ciliegie (in bocca al lupo!).
In una pentola con il fondo piuttosto alto, mettete le ciliegie snocciolate insieme ai frutti di bosco interi, e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 1 ora e mezza. Mescolando ogni tanto. Deve sobbollire e non bollire. Non vi spaventate se la vedete "liquida".
Dopodichè aggiungete lo zucchero e fate bollire ancora 45 minuti, 1 ora. A questo punto dovrebbe avere un delizioso colorito viola scuro, e dovrete poter osservare ancora i pezzetti di frutta.
Spegnete il fuoco.

Per imbarattolarla: il metodo veloce e rischioso è versarla ancora piuttosto calda nel barattolo di vetro poi chiudere il tappo, e nel momento in cui si fredderà la marmellata, il cambio di temperatura (e pressione all'interno del barattolo ;) ) farà sì che il barattolo si sigilli. E' rischiosa perchè se la confettura è troppo calda, il barattolo si potrebbe spaccare.
Il metodo lento è far freddare la marmellata del tutto, e solo dopo chiudere il tappo. Dopodichè di immerge il barattolo interamente in acqua fredda, si fa bollire per un paio di minuti poi si tira fuori e si fa freddare. Il principio è lo stesso, ma è meno difficile sbagliare.
Siete pronti per la frutta estiva?? Io non vedo l'ora! :D

Buon weekend e per chi è partito per il ponte (beati voi!) buone vacanze!
Besitosssss!

Babi


Ps. meno 2 esami! ^^

lunedì 30 maggio 2011

Cozze gratinate.


Qual'è la parte dei pranzi di pesce che preferite di più? Il risottino agli scampi? L'arrosto di pescatrice? Oppure montagne di frittura? :)
Sono sicura che la maggioranza di voi concorderanno con me.. il top dei pranzi di pesce è l'antipasto!!!

Anzi, gli antipasti: freddi, caldi, crudi, gratinati, oddio quanto li amo! Tutti, tuttiii! :D
Ho sempre detto che un giorno in cui devo festeggiare qualcosa (tipo l'esame di matematica, n.d.r) andrò in un ristorante di pesce ed ordinerò tutti gli antipasti del menù, solo quelli.
E il sorbetto al limone! ;)

Le cozze da piccola manco le mangiavo, mi faceva impressione la consistenza... adesso le mangerei tutti i giorni.

Questa ricettina semplicissima (il tempo di preparazione è lungo solo se prendete le cozze fresche e le dovete pulire... io ci metto sempre un eternità), è ottima per una cena in famiglia un po' diversa o un antipasto di pesce, colorato e saporito, che in genere piace a tutti.
I colori sono un po' falsati (peccato) perché ho fatto la foto di sera.


COZZE GRATINATE
Ingredienti (per 4 persone, circa):
1 kg di cozze,
1 tozzo piuttosto grande di pane secco;
1-2 spicchi d'aglio;
1 mazzetto di prezzemolo;
peperoncino in polvere;
olio extravergine d'oliva al limone (oppure olio extravergine d'oliva e il succo di mezzo limone);
1/2 bicchiere di vino bianco secco.

Pulite accuratamente le cozze fresche, grattandone anche la superficie esterna e gettando quelle troppo rotte.
In un tegame con un filo d'olio e una cucchiaiata di trito di aglio e prezzemolo, fate aprire le cozze, aggiungendo poi un bicchiere d'acqua e mezzo di vino bianco secco.
Sopo che si saranno aperte (gettate quelle che sono rimaste chiuse), fatele freddare, e scegliete le metà più belle. In ogni metà andranno 2-3 molluschi.
Ricoprite le cozze con un composto preparato con il pane tritato grossolanamente nel mixer, un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva al limone, aglio, prezzemolo e peperoncino a piacere, schiacciandolo bene.
Passate in forno a gratinare per 10 minuti a 200°C.
Servite calde con degli spicchi di limone.

Spendo solo due parole per l'olio al limone.
Putroppo quello che spesso si trova in commercio è "aromatizzato al limone", e non "al limone". L'olio al limone è un graditissimo regalo che mi fa tutti gli anni il mio amico Francesco, ed è fatto da olive molite insieme ai limoni interi.
Una piccola info che vale per tutti i prodotti in commercio. Se fra gli ingredienti di un qualsiasi alimento trovate la dicitura "aromi naturali", state tranquilli, poichè sono di sicura derivazione naturale. Se trovate scritto solo "aromi", questi sono certamente chimici, artificiali. Regolamento CE!
Fateci caso!!
Un bacione!!
Babi

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